Washington, the White House: la casa del Presidente americano
(di Luca Vitiello) – E’ un indirizzo con sede a Washington ma non è un semplice indirizzo. Si tratta, infatti, della residenza ufficiale, oltre che principale ufficio, del Presidente degli Stati Uniti d’America dal primo novembre 1800, giorno in cui il secondo presidente degli Stati Uniti, John Adams, vi si trasferì.
La sua costruzione, voluta da George Washington, che però non riuscì mai a vederla completata, cominciò nel 1792 su progetto dell’architetto francese Pierre l’Enfant e durò circa 8 anni. Tutti i presidenti che si sono succeduti nel tempo hanno apportato modifiche, abbellimenti e ristrutturazioni. Fu Thomas Jefferson, negli anni del suo mandato, ad ordinare la costruzione delle due ali oltre che di varie parti del giardino. Nel 1812 un incendio la distrusse quasi interamente, venne, quindi, riparata e frettolosamente dipinta di bianco, colore che possiamo vedere ancora oggi. Nel 1902 l’edificio prese ufficialmente il nome di “White House“.
La costruzione, di stile neoclassico, richiama le ville del Palladio e si presenta come un grande parallelepipedo al cui centro si trovano i porticati degli ingressi nord e sud. La facciata della villa (a nord) si distingue per il bellissimo colonnato sormontato da un frontone triangolare sul quale svetta la bandiera degli Stati Uniti. Il lato sud, invece, presenta la caratteristica forma absidale, che richiama quella del famoso Studio Ovale che si trova al suo interno.
Un tempo era possibile visitare la Casa Bianca ma dopo gli attentati dell’11 settembre, per paura di minacce terroristiche, è stata chiusa al pubblico e non si sa se verrà mai riaperta. Pertanto l’unico modo per poterla visitare resta quello di un tour virtuale disponibile sul sito ufficiale.