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Voto di scambio alla IV municipalità

Armando Coppola
Armando Coppola

NAPOLI – «Sono sempre stati schegge impazzite in seno al Consiglio. Sin dall’inizio della consiliatura, quando si sono messi contro di me e la maggioranza”. Armando Coppola, presidente della IV municipalità definisce così Mario Maggio, Rosario Piscopo e Gaetano Candelma, i tre consiglieri municipali del Pdl indagati nell’ambito dell’inchiesta che ha portato alla perquisizione di Gennaro Castiello, il consigliere comunale indagato per voto di scambio. “Premesso che attendiamo l’esito delle indagini della magistratura – insiste Coppola – prendo le distanze, come ho fatto sin dal primo giorno, dai tre esponenti del Pdl nella mia municipalità. Con il Pdl non hanno nulla a che fare. A partire da Maggio, che ha fatto numerosi cambi di casacca e in Consiglio ha dichiarato più volte di “schifare” il partito di Berlusconi e di aver votato per de Magistris, com’è registrato nei verbali delle sedute. Inoltre, ho condotto una battaglia per rimuoverlo dall’incarico di presidente della commissione Ambiente, non ritenendolo affidabile”. E, sugli altri due consiglieri indagati, Coppola non ha peli sulla lingua: “Piscopo e Candelma? Solo due amebe al soldo di Maggio, che servivano per uscire dall’aula ogni qualvolta miravano a far cadere il numero legale per la votazione di una delibera. La politica che conduco nella mia municipalità si fonda su trasparenza e legalità. Non ammetto mele marce”.

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