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(Video) Napo vs Scec, la moneta complementare di Napoli

(Articolo:Antonella Cozzi – Riprese e Montaggio:Carlo Maria alfarano)

Il Comune di Napoli lancia una nuova iniziativa:il Napo, buono sconto per i commercianti che pagano le tasse.

Il Napo è la prima banconota firmata da Luigi de Magistris, nell’ottica di un rilancio delle botteghe virtuose, che premiate potranno spendere, il coupon in un determinato circuito commerciale.

Iniziativa lodevole, presentata da Marco Esposito, Assessore alle attività produttive, nata dalla collaborazione tra Comune e Movimento 5 Stelle, grazie al quale, nel 2007, è partito a Napoli il Progetto Scec.

Ma perchè lanciare il Napo se già esiste un circuito virtuoso legato allo Scec, valuta locale di scambio, utilizzata su base volontaria e grazie alla quale è possible scambiare beni e servizi? La differenza fra i due strumenti è tutt’altro che velata. Lo Scec, infatti, puntando su un’ economia alternativa e usufruibile da tutti i cittadini, di fatto, è privo di confini. Il Napo di barriere ne avrebbe tante, oltre ad essere rivolto ad un territorio circoscritto, punta a premiare chi è meritevole, quindi, la conseguenza immediata è il suo limite intrinseco di usufruibilità. E’ lo stesso assessore, in fondo a dichiarare che chi “pratica” lo scec crede in un’economia diversa.

Ma nonostante la diversità fra i due strumenti l’interrogativo lampante degli addetti al settore resta. Perché…perché Comune di Napoli stai sventolando uno Scec chiamandolo Napo e dici che è una cosa mai fatta prima?


Nei primi secondi l’Assessore Esposito mostra uno Scec al pubblico – Video dell’utente youtube norbertogallo

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