Tragedia a Saviano: recuperato l’ultimo corpo tra le macerie
Nella notte tra domenica e lunedì, all’1:00, i Vigili del Fuoco hanno recuperato l’ultimo corpo senza vita dalle macerie della palazzina crollata a Saviano, in provincia di Napoli. Si tratta dell’anziana Autilia, abitante dell’appartamento superiore a quello della famiglia colpita. Con questo ritrovamento si sono concluse le operazioni di ricerca e soccorso, dopo ore di incessante lavoro.
Il drammatico incidente è avvenuto intorno alle 7 del mattino di domenica, probabilmente a causa di una fuga di gas che ha devastato l’edificio. L’esplosione è stata avvertita in tutto il paese, spingendo i Carabinieri ad accorrere per primi sul posto. Senza esitazione, hanno iniziato a scavare a mani nude tra le macerie nel disperato tentativo di salvare la famiglia intrappolata.
Nel frattempo, si è attivata la macchina dei soccorsi. Vigili del Fuoco, Protezione Civile e Carabinieri hanno scavato per ore, combattendo contro il tempo per estrarre le vittime, con l’aiuto prezioso delle squadre di ricerca specializzate e dei cani da soccorso.
Le vittime
Il bilancio è tragico: quattro persone hanno perso la vita, tra cui due bambini. La prima vittima ad essere estratta dalle macerie è stata la piccola Autilia, di soli 4 anni, seguita dal fratellino di 6 anni. I soccorritori, nonostante gli sforzi, hanno dovuto constatare che per i piccoli non c’era più nulla da fare. Poco dopo, è stato rinvenuto il corpo della loro madre e, infine, nella notte, quello dell’anziana nonna.
I feriti
Nonostante la gravità della situazione, due persone sono state estratte vive. Si tratta di un bambino di 2 anni, attualmente ricoverato all’ospedale Santobono con una frattura al femore, e del padre, trasportato d’urgenza al reparto grandi ustionati del Cardarelli, dove si trova in condizioni critiche.
### L’operazione di soccorso
Le operazioni sono state lunghe e complesse. La palazzina era completamente sventrata e il pericolo di ulteriori crolli ha reso ancora più difficoltosi gli interventi. Fondamentale è stato l’apporto delle squadre specializzate, che hanno utilizzato ogni mezzo disponibile per individuare e recuperare i corpi delle vittime.
Il drammatico incidente è avvenuto intorno alle 7 del mattino di domenica, probabilmente a causa di una fuga di gas che ha devastato l’edificio. L’esplosione è stata avvertita in tutto il paese, spingendo i Carabinieri ad accorrere per primi sul posto. Senza esitazione, hanno iniziato a scavare a mani nude tra le macerie nel disperato tentativo di salvare la famiglia intrappolata.
Nel frattempo, si è attivata la macchina dei soccorsi. Vigili del Fuoco, Protezione Civile e Carabinieri hanno scavato per ore, combattendo contro il tempo per estrarre le vittime, con l’aiuto prezioso delle squadre di ricerca specializzate e dei cani da soccorso.
Le vittime
Il bilancio è tragico: quattro persone hanno perso la vita, tra cui due bambini. La prima vittima ad essere estratta dalle macerie è stata la piccola Autilia, di soli 4 anni, seguita dal fratellino di 6 anni. I soccorritori, nonostante gli sforzi, hanno dovuto constatare che per i piccoli non c’era più nulla da fare. Poco dopo, è stato rinvenuto il corpo della loro madre e, infine, nella notte, quello dell’anziana nonna.
I feriti
Nonostante la gravità della situazione, due persone sono state estratte vive. Si tratta di un bambino di 2 anni, attualmente ricoverato all’ospedale Santobono con una frattura al femore, e del padre, trasportato d’urgenza al reparto grandi ustionati del Cardarelli, dove si trova in condizioni critiche.
### L’operazione di soccorso
Le operazioni sono state lunghe e complesse. La palazzina era completamente sventrata e il pericolo di ulteriori crolli ha reso ancora più difficoltosi gli interventi. Fondamentale è stato l’apporto delle squadre specializzate, che hanno utilizzato ogni mezzo disponibile per individuare e recuperare i corpi delle vittime.