Terzo Mendato di De Luca, il Pd campano sostiene la proposta
La Campania si avvicina a un possibile terzo mandato per Vincenzo De Luca, presidente della Regione, con l’approvazione in commissione della proposta di legge che permetterà ai governatori regionali di ricandidarsi anche oltre il limite dei due mandati consecutivi. Questa decisione ha visto la prima commissione del Consiglio regionale della Campania esprimere parere favorevole, con il sostegno dei consiglieri del Partito Democratico e di altre forze di centrosinistra, nonostante la forte opposizione di centrodestra e Movimento 5 Stelle.
La proposta si basa sull’adeguamento alla norma nazionale recentemente introdotta, che prevede l’ineleggibilità per i presidenti di giunta regionale che abbiano già svolto due mandati consecutivi. Tuttavia, nel caso della Campania, i due mandati verranno conteggiati a partire dall’entrata in vigore della nuova legge, prevista per martedì, all’esame del Consiglio. Questo permette a De Luca, in carica dal 2015, di puntare a una nuova candidatura senza violare la norma. Hanno votato a favore della proposta i consiglieri del PD, tra cui Erasmo Mortaruolo, e altri esponenti del centrosinistra, nonostante la frattura apparente tra il PD nazionale e De Luca, che ha caratterizzato gli ultimi mesi. A tal proposito, il deputato campano e coordinatore regionale della Lega, Gianpiero Zinzi, non ha esitato a esprimere un giudizio tagliente: “La rottura insanabile tra il PD e De Luca sembra in realtà un bluff,” ha dichiarato Zinzi, aggiungendo che il Partito Democratico della Campania è pronto a “piegarsi” a una soglia di sbarramento “tanto bassa” da assicurare la ricandidatura dei principali sostenitori di De Luca. Zinzi ha infine accusato Elly Schlein, segretaria nazionale del PD, di aver reso possibile quella che definisce “un’altra manovra a favore dei capibastone di De Luca.”
La posizione del Movimento 5 Stelle e del centrodestra resta ferma contro la possibilità di un terzo mandato per De Luca. Entrambe le forze politiche sostengono che, accettando la proposta, il centrosinistra non fa altro che indebolire la legittimità dei limiti democratici. A livello nazionale, il dibattito ha trovato eco anche tra alcuni parlamentari dell’opposizione, che vedono nell’approvazione della legge regionale una violazione dello spirito della normativa nazionale, finalizzata a limitare l’eccessiva continuità di potere. Nonostante le tensioni tra De Luca e il PD nazionale, la decisione dei consiglieri regionali del Partito Democratico di supportare la proposta sembra rafforzare la posizione di De Luca in Campania.
La proposta si basa sull’adeguamento alla norma nazionale recentemente introdotta, che prevede l’ineleggibilità per i presidenti di giunta regionale che abbiano già svolto due mandati consecutivi. Tuttavia, nel caso della Campania, i due mandati verranno conteggiati a partire dall’entrata in vigore della nuova legge, prevista per martedì, all’esame del Consiglio. Questo permette a De Luca, in carica dal 2015, di puntare a una nuova candidatura senza violare la norma. Hanno votato a favore della proposta i consiglieri del PD, tra cui Erasmo Mortaruolo, e altri esponenti del centrosinistra, nonostante la frattura apparente tra il PD nazionale e De Luca, che ha caratterizzato gli ultimi mesi. A tal proposito, il deputato campano e coordinatore regionale della Lega, Gianpiero Zinzi, non ha esitato a esprimere un giudizio tagliente: “La rottura insanabile tra il PD e De Luca sembra in realtà un bluff,” ha dichiarato Zinzi, aggiungendo che il Partito Democratico della Campania è pronto a “piegarsi” a una soglia di sbarramento “tanto bassa” da assicurare la ricandidatura dei principali sostenitori di De Luca. Zinzi ha infine accusato Elly Schlein, segretaria nazionale del PD, di aver reso possibile quella che definisce “un’altra manovra a favore dei capibastone di De Luca.”
La posizione del Movimento 5 Stelle e del centrodestra resta ferma contro la possibilità di un terzo mandato per De Luca. Entrambe le forze politiche sostengono che, accettando la proposta, il centrosinistra non fa altro che indebolire la legittimità dei limiti democratici. A livello nazionale, il dibattito ha trovato eco anche tra alcuni parlamentari dell’opposizione, che vedono nell’approvazione della legge regionale una violazione dello spirito della normativa nazionale, finalizzata a limitare l’eccessiva continuità di potere. Nonostante le tensioni tra De Luca e il PD nazionale, la decisione dei consiglieri regionali del Partito Democratico di supportare la proposta sembra rafforzare la posizione di De Luca in Campania.