Terremoto ai Campi Flegrei, oltre 60 scosse nella notte
Nuova notte di apprensione ai Campi Flegrei, dove è in corso uno sciame sismico avvertito distintamente dalla popolazione tra Pozzuoli, Agnano e la zona ovest di Napoli.
La scossa più forte, di magnitudo 2.5, è stata registrata alle 4:47 del mattino con una profondità di circa 2,9 chilometri e epicentro localizzato nell’area di Agnano–Astroni. Secondo quanto comunicato dall’Osservatorio Vesuviano dell’INGV (Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia), lo sciame è iniziato alle 00:53 della notte tra domenica 19 e lunedì 20 ottobre. Fino alle 4:00, erano già stati rilevati 55 terremoti con magnitudo superiore a 0.0, con una magnitudo massima preliminare di 2.2 ± 0.3, poi superata dalla scossa delle 4:47.
In totale, si contano oltre 60 eventi sismici, la maggior parte di bassa intensità ma percepiti in diverse zone a causa della scarsa profondità ipocentrale. Il Comune di Pozzuoli, attraverso una nota ufficiale, ha confermato lo sciame sismico in corso: “L’Osservatorio Vesuviano ha provveduto a comunicare al Comune di Pozzuoli che a partire dalle ore locali 00:53 del 19 ottobre 2025 è in corso uno sciame sismico nell’area dei Campi Flegrei.” Il sindaco Luigi Manzoni ha invitato la cittadinanza a mantenere la calma e a seguire solo le comunicazioni ufficiali diffuse dai canali istituzionali del Comune e della Protezione Civile.
Al momento non si registrano danni a persone o edifici, ma molte segnalazioni sono giunte ai centralini dei Vigili del Fuoco e della Polizia Municipale da parte di cittadini svegliati dalle scosse più intense. Gli esperti dell’INGV continuano a monitorare costantemente l’evoluzione della situazione, che si inserisce nel contesto del bradisismo flegreo, fenomeno di sollevamento del suolo che da mesi interessa l’area. I Campi Flegrei restano una delle zone vulcaniche più monitorate d’Europa, dove l’attività sismica e il sollevamento del suolo vengono seguiti in tempo reale attraverso reti di sensori e stazioni GPS. negli ultimi mesi, la frequenza degli sciami sismici ha destato l’attenzione della comunità scientifica e delle autorità locali, che continuano a valutare misure preventive e di sicurezza per la popolazione.
La scossa più forte, di magnitudo 2.5, è stata registrata alle 4:47 del mattino con una profondità di circa 2,9 chilometri e epicentro localizzato nell’area di Agnano–Astroni. Secondo quanto comunicato dall’Osservatorio Vesuviano dell’INGV (Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia), lo sciame è iniziato alle 00:53 della notte tra domenica 19 e lunedì 20 ottobre. Fino alle 4:00, erano già stati rilevati 55 terremoti con magnitudo superiore a 0.0, con una magnitudo massima preliminare di 2.2 ± 0.3, poi superata dalla scossa delle 4:47.
In totale, si contano oltre 60 eventi sismici, la maggior parte di bassa intensità ma percepiti in diverse zone a causa della scarsa profondità ipocentrale. Il Comune di Pozzuoli, attraverso una nota ufficiale, ha confermato lo sciame sismico in corso: “L’Osservatorio Vesuviano ha provveduto a comunicare al Comune di Pozzuoli che a partire dalle ore locali 00:53 del 19 ottobre 2025 è in corso uno sciame sismico nell’area dei Campi Flegrei.” Il sindaco Luigi Manzoni ha invitato la cittadinanza a mantenere la calma e a seguire solo le comunicazioni ufficiali diffuse dai canali istituzionali del Comune e della Protezione Civile.
Al momento non si registrano danni a persone o edifici, ma molte segnalazioni sono giunte ai centralini dei Vigili del Fuoco e della Polizia Municipale da parte di cittadini svegliati dalle scosse più intense. Gli esperti dell’INGV continuano a monitorare costantemente l’evoluzione della situazione, che si inserisce nel contesto del bradisismo flegreo, fenomeno di sollevamento del suolo che da mesi interessa l’area. I Campi Flegrei restano una delle zone vulcaniche più monitorate d’Europa, dove l’attività sismica e il sollevamento del suolo vengono seguiti in tempo reale attraverso reti di sensori e stazioni GPS. negli ultimi mesi, la frequenza degli sciami sismici ha destato l’attenzione della comunità scientifica e delle autorità locali, che continuano a valutare misure preventive e di sicurezza per la popolazione.