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Tensione alle stelle tra De Luca e Manfredi: Bagnoli al centro della disputa

La frattura tra il governatore della Campania, Vincenzo De Luca, e il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, si fa sempre più profonda. Questa volta, il terreno di scontro è la questione di Bagnoli, la vasta area ex industriale di Napoli Ovest in attesa di riqualificazione.

Durante il suo consueto discorso settimanale via social, De Luca ha rivolto accuse pesanti a Manfredi, nella sua veste di commissario alla bonifica, definendo “truffa” la gestione dei fondi destinati alla riqualificazione della zona. Secondo De Luca, si tratta di una “truffa” che blocca 1,2 miliardi di euro, orchestrata dal governo nazionale con la complicità del commissario nominato a livello nazionale, ovvero Manfredi. “Soldi sottratti ai 6 miliardi destinati ad agosto dello scorso anno alla Regione Campania. Avremmo dovuto fare una battaglia per caricare queste risorse sui fondi nazionali senza toglierli ai Comuni e invece hanno fatto questa truffa. Una truffa – ha insistito – perché nella decisione del governo nazionale, per Bagnoli, si sbloccheranno 800 milioni di euro nel 2029. Cioè blocchiamo risorse che avremmo potuto utilizzare subito e rimandiamo tutto a cinque anni, una vergogna”.

Le dichiarazioni di De Luca sono state ribadite anche successivamente a Salerno, portando Manfredi a una pronta replica: “Perché, forse Napoli non si trova in Campania? Il mio obiettivo è difendere la città. Bagnoli serve a Napoli e Napoli è in Campania”.

Nel frattempo, il Partito Democratico a Roma sembra schierarsi con Manfredi. Marco Sarracino, deputato napoletano Dem e responsabile per il meridione nella segreteria di Elly Schlein, ha difeso fermamente il sindaco. “Lo scontro istituzionale ha sempre un solo sconfitto, la cittadinanza – ha spiegato alla stampa – Stiamo conducendo una dura battaglia in difesa del Sud e della città di Napoli. Lo stiamo facendo contro l’autonomia differenziata e per lo sblocco dei fondi Fsc che spettano alla Campania. Ma mettersi ad attaccare il sindaco di Napoli, con tutto quello che avviene in questi giorni nel Paese, rischia davvero di apparire fuori dalla storia. Specie su una vicenda come quella di Bagnoli, dove comunque le opere ambientali e idriche previste necessitano di una copertura regionale”.

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