Taverna La Riggiola inaugura la rassegna enogastronomica autunno-inverno con la “Serata Cous Cous”
La Taverna La Riggiola di Napoli apre la stagione autunno-inverno con una rassegna enogastronomica dedicata ai sapori autentici e alla sperimentazione culinaria. Il primo appuntamento è fissato per giovedì 9 ottobre alle 20:30, con la “Serata Cous Cous”, un evento speciale in cui protagonista sarà il celebre piatto mediterraneo interpretato in diverse versioni dallo chef Marco Montella. Nel corso della serata, gli ospiti potranno degustare varianti che spaziano dalle ricette tradizionali alle reinterpretazioni più innovative: dal cous cous alla trapanese con polpo, seppia, totani, gamberi rosa, lupini e sedano bianco, fino al cous cous agli agrumi con canditi, in un connubio di profumi marini e note dolci e aromatiche. L’iniziativa porta la firma di Pietro Micillo, imprenditore agricolo e patron del locale, che ogni mese propone una cena tematica all’insegna della stagionalità e della convivialità. Dopo la serata dedicata al cous cous, la rassegna proseguirà con un ricco calendario di appuntamenti:
Giovedì 13 novembre: “Il quinto quarto”, viaggio nei sapori della tradizione popolare;
Dicembre: “Natale in casa Cupiello”, un omaggio alla cultura partenopea;
Giovedì 15 gennaio: “Che cavolo!”, dedicata alle verdure invernali;
Giovedì 12 febbraio: “Del porco non si butta via niente”, celebrazione della cucina contadina.
Situata in Vico Satriano, nel cuore del quartiere Chiaia, la Taverna La Riggiola festeggia quest’anno dieci anni di attività, confermandosi come punto di riferimento per chi cerca una cucina che unisce memoria e innovazione. Discendente di una famiglia di agricoltori attiva dal 1892, Micillo rappresenta la quarta generazione di un’impresa che valorizza i prodotti della terra e la filiera corta. Da questa filosofia nasce anche la grande attenzione del locale alla cucina vegetale, dove le verdure di stagione diventano protagoniste insieme alle eccellenze del mare campano. Nel nuovo menù autunnale firmato dallo chef Montella spiccano piatti che esaltano le materie prime e la creatività: raviolo fritto con ricotta di bufala, maggiorana e miele al limone e peperoncino, pappardelle fatte in casa con funghi porcini e caciocavallo stagionato in grotta, filetto di maiale alla paprika dolce cotto a bassa temperatura con pancia croccante e mela annurca al vino rosso. Chiude in dolcezza il dessert “A mano libera”, con pan di spagna e crema al mascarpone, omaggio alla libertà di espressione in cucina.
Alla Taverna La Riggiola, la parola d’ordine resta una sola: qualità. Dalla pasta fresca ai crudi di mare, ogni portata racconta un legame autentico con il territorio, in un’esperienza gastronomica che unisce passione, tradizione e gusto contemporaneo.
Giovedì 13 novembre: “Il quinto quarto”, viaggio nei sapori della tradizione popolare;
Dicembre: “Natale in casa Cupiello”, un omaggio alla cultura partenopea;
Giovedì 15 gennaio: “Che cavolo!”, dedicata alle verdure invernali;
Giovedì 12 febbraio: “Del porco non si butta via niente”, celebrazione della cucina contadina.
Situata in Vico Satriano, nel cuore del quartiere Chiaia, la Taverna La Riggiola festeggia quest’anno dieci anni di attività, confermandosi come punto di riferimento per chi cerca una cucina che unisce memoria e innovazione. Discendente di una famiglia di agricoltori attiva dal 1892, Micillo rappresenta la quarta generazione di un’impresa che valorizza i prodotti della terra e la filiera corta. Da questa filosofia nasce anche la grande attenzione del locale alla cucina vegetale, dove le verdure di stagione diventano protagoniste insieme alle eccellenze del mare campano. Nel nuovo menù autunnale firmato dallo chef Montella spiccano piatti che esaltano le materie prime e la creatività: raviolo fritto con ricotta di bufala, maggiorana e miele al limone e peperoncino, pappardelle fatte in casa con funghi porcini e caciocavallo stagionato in grotta, filetto di maiale alla paprika dolce cotto a bassa temperatura con pancia croccante e mela annurca al vino rosso. Chiude in dolcezza il dessert “A mano libera”, con pan di spagna e crema al mascarpone, omaggio alla libertà di espressione in cucina.
Alla Taverna La Riggiola, la parola d’ordine resta una sola: qualità. Dalla pasta fresca ai crudi di mare, ogni portata racconta un legame autentico con il territorio, in un’esperienza gastronomica che unisce passione, tradizione e gusto contemporaneo.