Sos latte, Coldiretti si mobilita in tutta Italia Maximungitura in piazza anche a Napoli
NAPOLI (di Attilio Iannuzzo – Il Mattino) – Gli allevatori campani scendono in piazza per tutelare l’agricoltura ed il latte italiano. Una manifestazione nazionale che si è tenuta nelle principali piazze italiane.
A Napoli la Condiretti ha organizzato in piazza Dante un’azione dimostrativa della lavorazione del latte con gli allevatori che hanno munto le mucche e distribuito il latte gratuitamente ai cittadini, volendo certificare qualità e bontà dei loro prodotti. Una vera e propria ambientazione di uno spazio rurale con tanto di stalla con bovini e bufale per la mungitura facendo vivere ai cittadini un “giorno da allevatore. “A rischio – spiega il vice presidente nazionale e presidente regionale di Coldiretti, Gennarino Masiello – ci sono migliaia di imprese, tutta la filiera, la genuinità e la sicurezza del prodotto dei nostri allevamenti e la salvaguardia ambientale e noi scendiamo in campo per combattere la mancanza di trasparenza nella vendita e sostenere il reddito degli allevatori insieme ad acquisti di latte e formaggi di qualità per i consumatori. Intendiamo fare chiarezza – aggiunge – e creare le condizioni di riconoscibilità della produzione delle nostre aziende che hanno scelto la strada della responsabilità e della qualità e di quella importata e italianizzata”. Anche il Ministro per le politiche agricole Andre Olivero si è detto “Pronto a convocare un tavolo di tutta la filiera lattiero-caseario a Roma il prossimo 11 febbraio” ed ha aggiunto: “A quel tavolo cercheremo di lavorare per trovare una unità di tutta la filiera andando a incentivare l’unione tra mondo della produzione e della trasformazione”. Nel quadro di una importazione crescente in Italia di latte equivalente giunto a 86.581.000 quintali l’anno, in Campania ne arrivano 6.000.000 di quintali a fronte di una produzione regionale di 2.100.000 quintali. Un valore sottratto annualmente al sistema zootecnico ed economico campano quantificabile in circa 300 milioni di euro e in una mancata occupazione di 8000 unità. Una situazione insostenibile che dal 2007 ad oggi ha visto passare il numero delle stalle italiane da 45.277 a 36. 307 e quelle campane da 4.490 a 2.989. Le stalle campane che hanno chiuso i battenti sono state 1.501 con la più alta percentuale di decremento (-33%) nazionale.