«Sono stata stuprata da Salvini», il post della Pornostar Valentina Nappi fa il giro del web
Attilio Iannuzzo
“Sono stata stuprata da Salvini”, una didascalia alla foto sua foto postata su instagram, Valentina Nappi, volutamente provocatoria, accusa Salvini: «Al di là degli aspetti condivisibili – dichiara la pornodiva – che ammetto ci sono, e al di là del fatto che molte responsabilità non sono solo sue, Salvini ha riabilitato la peggiore cultura identitaria nazionalista, quella rappresentata dalla triade Dio-Patria-Famiglia”. Una denuncia che in poche ore ha fatto il giro del web, unendosi al coro “anti-Salvini». «Non so voi, ma questa io la chiamo cultura di sapore fascista – continua l’attrice hard, aggiungendo: «La questione dell’immigrazione, al di là dei complessi aspetti pratici su cui non intendo dilungarmi (la mia opinione è che una gestione razionale dei flussi migratori è — e soprattutto sarà — necessaria), è una questione culturale. Io non voglio vivere in un paese con una cultura ufficiale unica, cattolica di destra, nazionalpopolare». Per Valentina Nappi, «c’è un arretramento culturale stando alle scelte politiche di questo governo: «Io voglio vivere in un paese ateo, multietnico, con un’identità culturale che affondi le proprie radici nell’Illuminismo e nel marxismo più illuminato, e che sviluppi queste ultime all’altezza della modernità contemporanea. Il linguaggio grezzo, i modi spicci e i toni al limite del violento, invece, ci riportano a una cultura tribale che produce una violenza contro il diverso (come abbiamo potuto vedere) simile a quella che si dà in molte specie di primati non umani. Rispetto a tutto ciò, il genocidio è qualcosa di differente solo per grado.