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Sciopero generale in tutta Italia per Gaza: decine di migliaia in piazza

Una giornata di mobilitazione straordinaria ha attraversato oggi l’Italia con lo sciopero generale indetto da Cgil e Usb in solidarietà con la Global Sumud Flotilla e contro l’abbordaggio delle imbarcazioni dirette verso Gaza da parte della Marina israeliana.

Lo sciopero, iniziato ieri sera alle 21 e in corso fino alle 21 di oggi, ha interessato trasporti ferroviari e pubblici, enti locali, scuole di volo, autorità indipendenti e vigili del fuoco. Pesanti i disagi sui treni: a Milano Centrale ritardi fino a cinque ore, a Roma Termini cancellazioni e rallentamenti fino a 80 minuti. Secondo la Questura, a Roma circa 60mila persone hanno sfilato da piazza Vittorio fino a Termini, con nove cortei partiti da diverse zone della città. Presenti i leader sindacali e politici come Maurizio Landini (Cgil) ed Elly Schlein (Pd), che ha definito lo sciopero “una bellissima giornata di mobilitazione per la Palestina”. A Milano oltre 30mila persone hanno invaso il centro, con l’occupazione dell’Università Statale e deviazioni sulle linee del trasporto pubblico. A Napoli, 50mila manifestanti secondo la Cgil: un gruppo ha forzato i controlli ed è entrato nel porto. A Brescia in 10mila hanno attraversato la città, a Trento migliaia di studenti hanno sfilato dietro striscioni con scritto “Blocchiamo tutto” e “Free Palestina”. Situazione particolarmente critica a Livorno, dove fin dall’alba oltre 5mila manifestanti hanno bloccato l’accesso al porto davanti al varco Zara. Lunghe file di tir e auto, traffico commerciale completamente fermo e proteste di camionisti e automobilisti. Non si segnalano incidenti. Intanto, sul fronte internazionale, Israele ha liberato quattro parlamentari italiani fermati nei giorni scorsi. Secondo l’ambasciata italiana a Tel Aviv, tutti stanno bene e sono già rientrati verso Roma. Restano però in detenzione altri connazionali e centinaia di attivisti stranieri.

Il legale della Flotilla, Loubna Yuma, ha parlato di 473 arrestati trasferiti nel carcere di Saharonim, nel deserto del Negev, in attesa di espulsione. Il ministero degli Esteri israeliano ha definito la missione una “provocazione” e ha annunciato procedure rapide per la deportazione. Le immagini diffuse in streaming hanno mostrato l’intercettazione e l’abbordaggio della Marinette, ultima nave ancora in rotta verso Gaza, poi fermata dai militari israeliani. Anche la nave Mikeno, entrata nelle acque palestinesi, è stata bloccata. La giornata è stata segnata anche dallo scontro politico interno.

Matteo Salvini (Lega), ministro dei Trasporti, ha parlato di “sciopero illegittimo” e stimato “miliardi di danni”: “Se lo organizza Landini, lo paghi lui”. Maurizio Landini (Cgil) ha replicato duramente: “Mai visto un rappresentante dello Stato minacciare cittadini perbene che esercitano un diritto costituzionale”. Elly Schlein (Pd) ha attaccato il governo Meloni per non aver condannato l’abbordaggio israeliano. Giuseppe Conte (M5s) da Reggio Calabria ha definito “Italia migliore” quella che oggi è scesa in piazza.

Nonostante gli arresti, dal Sud Italia sono salpate oggi undici nuove barche da Catania e Otranto, con a bordo un centinaio di attivisti di 25 Paesi. Una seconda flotta, partita ieri dalla Turchia con 45 barche, è già stata intercettata in gran parte dalla Marina israeliana.

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