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Cronaca

Scaturchio, riaprirà la storica pasticceria

Scaturchio

NAPOLI (di Laura Gambacorta) – Lieto fine a sorpresa per il fallimento Scaturchio. Lo storico marchio della pasticceria napoletana è salvo e presto il negozio di piazza San Domenico Maggiore, chiuso dall’8 luglio scorso, riaprirà i battenti.

LA STIPULA DEL CONTRATTO – Ieri sera, presso lo studio del notaio Improta, la stipula dell’atto che segna il tanto atteso trasferimento dei marchi Giovanni Scaturchio, Ministeriali e Babà Vesuvio alla società Sant’Anna al Borgo di Edoardo Trotta, imprenditore napoletano già proprietario di altre due strutture che affacciano su piazza San Domenico Maggiore. L’ennesimo colpo di scena in questa tormentata vicenda, caratterizzata da continui rinvii da parte degli acquirenti (inizialmente due, fino all’uscita di Michele Giugliano dalla società Sant’Anna al Borgo) e proteste da parte degli ex dipendenti, arriva praticamente in zona cesarini quando ormai tutto sembrava condurre verso una nuova asta, già fissata per oggi alle 12.

PIAZZA SCATURCHIO – Il progetto prevede la nascita di una sorta di «piazza Scaturchio» in quella parte di piazza San Domenico Maggiore in cui si concentrano tutte le attività di Trotta, l’elegante Palazzo Petrucci, unico ristorante di Napoli che in questo momento può fregiarsi della stella Michelin, e il Gran Caffè Aragonese con la splendida terrazza, destinato a cambiare nome in Scaturchio. «Sogno di trasformare piazza San Domenico Maggiore nella più bella realtà all’aperto di tutto il centro storico – dichiara un Trotta a dir poco raggiante dopo la stipula. Il primo obiettivo è un ritorno alla qualità del passato, la stessa che ha permesso al marchio Scaturchio di acquisire una fama internazionale. Fondamentale sarà il contributo degli ex dipendenti, in particolare dei maestri pasticcieri, per riuscire in questo entusiasmante rilancio. Da napoletano ho sempre pensato che fosse doveroso salvare questo importante pezzo di storia della mia città, obiettivo raggiunto con l’appoggio economico di due imprenditori partenopei e grazie alla fiducia del giudice Perrino e del curatore Prisco».

LE NOVITÁ – Tanti gli obiettivi previsti nel piano di Trotta. Primo fra tutti la nascita di un’intera linea di produzione imperniata sul famoso Ministeriale che andrà dal panettone al gelato. A seguire l’apertura di diversi punti vendita a marchio Giovanni Scaturchio nelle principali città italiane, Roma e Milano, e in un secondo momento anche a Londra e a Parigi. Dulcis in fundo, è il caso di dirlo, l’istituzione di un Premio Scaturchio per la pasticceria di qualità. (Il Corriere del mezzogiorno)

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