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Enogastronomia

Rosolino: quattro decenni di sapori e tradizione

di Attilio Iannuzzo

Il Lungomare di Napoli, con la sua vista mozzafiato sul Golfo e il Vesuvio all’orizzonte, ospita da 40 anni un’icona della ristorazione partenopea: il ristorante Rosolino. Fondato nel 1985 da Antonio Rosolino, il locale celebra oggi quattro decenni di successi, intrecciando la storia della città con quella della cucina napoletana. Antonio Rosolino è molto più di un ristoratore: è un pioniere che ha saputo trasformare il suo locale in un luogo simbolo. La sua carriera inizia nel 1968 con l’Anthony Club, un raffinato ritrovo in stile parigino, ma è con l’apertura del Rosolino che la sua visione trova piena espressione. Negli anni ’80 il ristorante diventa il primo a Napoli a introdurre le cene-spettacolo, un format che coniuga gastronomia e intrattenimento. Personaggi come Diego Armando Maradona, Ornella Vanoni e Peppino Di Capri si sono seduti ai suoi tavoli, attratti non solo dalla cucina ma anche dall’atmosfera unica, resa magica dalla musica dal vivo e dal panorama del lungomare. La cucina di Rosolino è il cuore pulsante del suo successo. Sin dal principio, lo chef Luigi Napolitano ha creato piatti che sono diventati leggende, come il celebre **rigatone rosolino**, un’ode agli anni ’80 con pomodorini, melanzane, prosciutto cotto e parmigiano. Negli ultimi 12 anni, accanto a Napolitano, lavora lo chef Stefano Iermano, che ha introdotto nuovi sapori mantenendo intatta l’essenza della cucina napoletana. Tra le sue creazioni più amate spicca lo **spaghettone rosolino**, un piatto raffinato e sorprendente, preparato con aglio, olio, gamberi rossi e tarallo sbriciolato.

Oggi il menù è un mix perfetto di tradizione e innovazione. Accanto a classici come la genovese, la parmigiana e il risotto alla pescatora, troviamo creazioni contemporanee come la tartare di ricciola, il polpo croccante affumicato e i dolci rivisitati, tra cui il tiramisù e la crema di pastiera con crumble agli agrumi. Il Rosolino non è solo un ristorante: è un luogo d’incontro, di festa e di cultura. A pranzo accoglie professionisti, giornalisti e politici, mentre a cena diventa il punto di riferimento per artisti e protagonisti della movida. Il fine settimana, poi, si trasforma in un club, dove si esibiscono artisti come Jerry Calà, Erminio Sinni e Gianluigi Lembo, facendo vibrare le note di una Napoli senza tempo. Oggi, il ristorante è guidato con passione dalle figlie di Antonio, Astrid e Monica, che hanno saputo rinnovare il locale senza mai tradire la sua identità. Il loro impegno garantisce che Rosolino rimanga un punto di riferimento per le nuove generazioni, mantenendo intatta la filosofia di famiglia: offrire un’esperienza che combina eccellenza gastronomica e calore umano. Quarant’anni dopo, Rosolino continua a scrivere la sua storia con gli stessi valori che lo hanno reso grande: tradizione, qualità e ospitalità. Antonio Rosolino guarda al futuro con lo stesso entusiasmo del primo giorno, consapevole di aver creato un luogo che è molto più di un ristorante: è un pezzo di Napoli. Un brindisi, dunque, ai primi 40 anni di Rosolino. E a tutti quelli che verranno.

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