Roland Garros 2016: Trionfa Novak Djokovic
(di Raffaele Caiffa) – Novak Djokovic è nella leggenda. Il numero 1 del mondo diventa re di Parigi conquistando il suo primo trofeo al Roland Garros e vincendo contro il numero 2 del mondo Andy Murray per 3-6, 6-1, 6-2, 6-4. Nole diventa il terzo giocatore nella storia dopo Don Budge e Rod Laver a completare il non-calendar year Grand Slam, conquistando i 4 Slam di fila e ora punta alla conquista del Grand Slam (Wimbledon e US Open).
Una finale quasi a senso, quella del Roland Garros 2016, con Murray che ha approfittato degli errori del suo avversario per portarsi avanti nel primo set ma uscendo di scena quando il n.1 ha alzato il proprio livello di gioco. Il 34mo duello fra i due ha visto il serbo trionfare per la 24esima occasione, Nole si è imposto in 13 degli ultimi 15 confronti diretti. Novak batte per l’8a volta su 10 Murray negli Slam ottenendo la 5a finale Slam in 7 precedenti contro lo scozzese.
LA PARTITA:
I primi game del match sono caratterizzati da tanti errori gratuiti da parte del n.1 del mondo, che dall’1-0 e servizio, si trova a rincorrere sotto 4-1. Con Novak subito in svantaggio, la folla spinge il serbo (durante tutto il match) capendo le difficoltà di Nole (solo nel primo set).
Con Murray al servizio per il set, il giudice di sedia convalida il punto allo scozzese con un Djokovic infastidito e che vorrebbe rigiocare il punto ma non viene accontentato: il centrale è tutto dalla parte del tennista di Belgrado quando fischia la decisione arbitrale per quasi un minuto: 50 secondi di fischi assordanti che però, non impediscono al n.2 del mondo di portare a casa il primo set per 6-3 in 45 minuti di gioco. Alla fine del primo parziale saranno 13 gli errori gratuiti per Novak.
Il secondo set si apre sotto gli auspici del primo: Djokovic continua ad essere falloso e lo scozzese ottiene una palla break dopo una strenua resistenza con tanto di passante e discesa a rete ma Nole conferma il turno di servizio. Neanche a dirlo e si assiste ad un netto capovolgimento di fronte, con Djoker che ottiene e poi conferma il break risultando da subito molto aggressivo alla risposta: 3-0.
Il serbo non coglie l’occasione per allungare con un drop alquanto estroso, una scelta tattica forse non perfetta, che si infrange sulla rete.Con il passare del tempo, Djokovic diventa più solido e Murray allenta la presa: la conseguenza sono 2 palle break sul 4-1 e il serbo ne approfitta subito con un rovescio lungolinea che lascia fermo Andy e consegna il 5-1 al n.1 il quale chiude il secondo set in 36 minuti. Indicativo il dato che stavolata vede Murray avanti per errori non forzati con il rovescio (9-8).
Nel terzo set è anora Djokovic a farsi pericoloso per primo: 1-1 e 15-40 con Murray al servizio, lo scozzese annulla la prima ma sbaglia clamorosamente una volèe affossando la palla in rete. Ora Djoker riesce a gestire molto meglio lo scambio riuscendo ad imporsi il 70% delle volte quando gli scambi superano i 9 colpi.
Sul 3-1 e servizio, Murray appare quasi sconfortato, con la prima di servizio che non lo assiste e l’avversario pronto a tentare il colpo risolutivo sin dalla risposta: altre 2 palle break sul 15-40 per il serbo che realizza il 2o break avventandosi sulla palla recuperando un gran drop di Murray e piazzando il vincente che finisce sulla linea. Nel sesto gioco lo scozzese prova a recuperare terreno, ottiene 4 palle break, ma il serbo è bravo a cancellarle tutte e a chiudere il set 6-2. Murray chiude con il 27% di punti vinti con la seconda e 8 gratuiti a fronte di 2 soli vincenti.
Seguendo il leitmotiv degli altri parziali, anche il 4o set si apre con un break, sempre ad opera di Djokovic che mostra tutta la sua abilità difensiva recuperando una palla corta e costringendo Murray ad una corsa tanto disperata quanto inutile, prendendo in controtempo il n.2 del mondo che consegna il game con l’ennesima palla scagliata a rete.
Ancora Murray a sudare per tenere il servizio: Andy viene costretto ai vantaggi sia nel terzo game, dopo un bel passante in contropiede di Novak, che nel quinto gioco, concedendo una palla break forzando il doppio fallo dello scozzese.
Il settimo gioco si dimostra decisivo per l’allungo di Djokovic che strappa il break a zero all’avversario, ma restituisce subito il break tenendo vive le speranze di Andy.
Lo scozzese, animato dal suo orgoglio e dalla folla, prova la reazione tentando di recuperare lo svantaggio con Djokovic che per la seconda volta serve per il match, ingaggia un estenuante duello da fondo a base di rovescio, ma Nole rompe gli indugi con una palla corta imprendibile e poi forzando all’angolo il nativo di Glasgow. Si arriva ai vantaggi nel game cruciale, Nole non perde la tranquillità e al terzo match point chiude la partita.
Per il serbo è la prima vittoria al Roland Garros, in 5 finali. Il tennista di Belgrado diventa oggi l’ottavo a completare il career Grand Slam dopo Don Budge, Roy Emerson, Andre Agassi, Fred Perry, Rod Laver, Roger Federer e Rafa Nadal.