«Risparmio hi-tech, la finanza per i giovani». Gli strumenti finanziari per le nuove generazioni
Non è mai troppo presto per investire. È questo lo slogan usato da molti siti web, soprattutto anglosassoni, per convincere i giovani ad avvicinarsi al mondo degli investimenti, della Borsa e del risparmio. Un’esperienza virtuosa se fatta avendo alle spalle una buona base di conoscenze finanziarie. Ma se invece manca il necessario livello di preparazione, di educazione ai mercati e agli investimenti, queste piattaforme digitali si trasformano in bombe a orologeria per ragazzi impreparati. Un’educazione essenziale se si tiene conto che, secondo l’indagine Bva-Doxa, ormai solo il 39% dei ragazzi tra i 18 e i 25 anni gestisce ancora i pagamenti in contanti. Il restante 61% passa attraverso forme dematerializzate di denaro, tra cui carte e app di pagamento. Ormai banche e società fintech offrono ai Millennials e ai ragazzi della Generazione Z nuove modalità digitali di gestione dei loro risparmi, che vanno oltre il concetto di conto corrente e carta di credito. I cellulari di nuova generazione si trasformano da strumenti di pagamento in veri e propri salvadanai telefonici che danno la possibilità di accantonare euro e fare piccoli investimenti. Dalle app di trading online per i più grandi, fino alla gestione della paghetta per i ragazzi più piccoli. Si scaricano applicazioni intuitive che, attraverso l’inquadramento in fotocamera di un QR Code, permettono di noleggiare un monopattino, pagare le tasse universitarie, sottoscrivere una polizza o trasferire denaro.
Per approfondire tutti gli aspetti che riguardano i nuovi risparmiatori e offrire indicazioni utili anche chi vuole stare al passo con i tempi, Il Sole 24 Ore è in edicola giovedì 29 ottobre con la guida “RISPARMIO HI-TECH. LA FINANZA PER I GIOVANI”: dal salvadanaio virtuale alla finanza sui social, dai mobile remote payment al decalogo anti stalker finanziario.
Secondo lo studio della Fondazione Einaudi più del 90% degli italiani nella fascia di età tra i 18 e i 34 anni riconosce il valore positivo di riempire il salvadanaio, un segnale positivo se si pensa che gli italiani sono agli ultimi posti tra i Paesi Ocse in tema di conoscenza finanziaria e solo sei anni fa, secondo Standard & Poor’s, un italiano su tre non era ancora in grado di leggere il proprio estratto conto.
Anche i canali social sono sempre più il nuovo punto di riferimento di Millennials e teenager: piattaforme come TikTok, Instagram, Facebook, YouTube e molte altre ancora stanno diventando il parterre di Borsa preferito da pseudo guru dei mercati, influencer finanziari, per dare ai loro follower, giovani e meno giovani, dritte su come guadagnare, su quale titolo “puntare” e come accantonare denaro. Ne è un esempio il fatto che il tag #investing di TikTok abbia raggiunto 700 milioni di visualizzazioni. In assenza di un’adeguata educazione finanziaria, il rischio più grande per molti di questi ragazzi, più o meno giovani, è di farsi ingolosire e illudere che ci sia un modo facile di guadagnare denaro, come in un video game.
La guida è in edicola a € 0,50 oltre al prezzo del quotidiano.