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Rifiuti, nel napoletano “triangolo della morte” s’invecchia prima

NAPOLI – Le discariche illegali di rifiuti potrebbero essere causa di morte prematura per quelli che abitano nelle zone vicine. Non solo, potrebbero anche aumentare la probabilita’ di avere parti con difetti di nascita. Gia’ nel 1998 un articolo della rivista ‘Lancet’ aveva lanciato l’allarme: la zona Acerra-Nola-Marigliano (tre comuni campani) era stata soprannonimata “triangolo della morte” per l’elevato numero di decessi per cancro e di difetti alla nascita registrati.

Camion Asia per la raccolta dei rifiuti

Morti, queste, legate all’inquinamento ambientale provocato da 1.230 discariche abusive di rifiuti pericolosi che si trovavano nella zona. Allo scopo di capire le cause dei difetti di nascita, il ginecologo Carmine Nappi e i suoi colleghi dell’Universita’ degli Studi di Napoli ‘Federico II’, insieme a Bruna De Felice della Seconda Universita’ di Napoli, hanno valutato numerosi campioni di sangue prelevati da donne sane che si trovavano in clinica per abortire. I ricercatori, in particolare, hanno analizzato i telomeri – sequenze di Dna che costituiscono il ‘cappuccio’ che si trova alle estremita’ dei cromosomi – delle cellule dei campioni ematici prelevati.

I telomeri si accorciano naturalmente con l’avanzare dell’eta’, ma possono anche ‘consumarsi’ quando sono esposti a sostanze dannose. Telomeri molto brevi sono stati collegati a una serie di disturbi legati all’eta’, come le malattie cardiache e la demenza. Come si legge sulla rivista ‘Gene’, gli studiosi hanno scoperto che la lunghezza dei telomeri nei campioni provenienti da 50 donne che vivevano nel “triangolo della morte” era significativamente piu’ breve di quella relativa ai campioni prelevati da 50 donne che vivevano in un’area vicina, ma libera da discariche. Inoltre, effetti piu’ gravi sono stati osservati nelle donne che vivevano piu’ in prossimita’ dei siti che ospitavano i rifiuti. “Le cellule erano state messe sotto stress ossidativo”, ha spiegato Nappi e i risultati dello studio suggeriscono che le donne stavano invecchiando precocemente. “Le donne erano sane, ma la ridotta lunghezza dei telomeri indica che la loro eta’ cellulare era superiore alla loro eta’ biologica”, ha aggiunto il ricercatore. E probabilmente e’ l’invecchiamento prematuro, sempre secondo gli studiosi, la causa principale dell’alta incidenza dei difetti alla nascita (che infatti risultano piu’ comuni nelle gravidanze delle donne di una certa eta’). Sebbene gli scienziati non siano sicuri che le sostanze chimiche nelle discarica siano responsabili di questo effetto, il sospetto e’ molto forte a proposito delle diossine. “Pensiamo che la diossina possa avere effetti importanti sullo sviluppo dell’embrione”, ha precisato Nappi.

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