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Regione Campania, presentato alla giunta il nuovo emendamento salvaruspe

NAPOLI – (di Andrea Baldo) – Giorni di tumulto ed insonnia per i cittadini campani che rischiano, in una delle regioni emblema della corsa allʼedificazione abusiva, la condanna allʼabbattimento delle proprie abitazioni “fantasma”.
Alcuni mesi fa nacque il movimento anti-ruspe nellʼisola di Ischia che con manifestazioni talora anche violente, chiedeva il “cessate il fuco” con conseguente demolizione delle case illecite.

Il popolo salva-ruspe (foto di Luca Iovino) ©2010 RIPRODUZIONE RISERVATA

Ad Aprile, come dichiarato dal senatore Pdl Carlo Sarro – autore peraltro di un emendamento che prospettava una soluzione tecnico-politica che sarebbe dovuta finire nel decreto milleproroghe, bocciato dalla Commissione affari Costituzionale – lʼappena neo governatore Caldoro, come promesso in campagna elettorale, aveva discusso con il presidente Berlusconi e il sottosegretario Letta di un possibile cortocircuito del tipico iter parlamentare. Il governatore aveva suggerito un possibile condono edilizio. La strenua opposizione del ministero dellʼInterno e dellʼAmbiente, spaventati da una vanificazione dellʼeffetto delle sentenze penali già emesse per chi commette un abuso edilizio, aveva comportato il rifiuto dell’ idea che avrebbe salvato “capra e cavoli”.
Oggi Carlo Sarra e Gennaro Coronella del Pdl hanno presentato in commissione Bilancio la proposta di modifica alla legge anti-crisi prevedendo la sospensione per un anno della demolizione delle strutture edificate fino al Marzo 2003 e ad uso esclusivo come prima abitazione, procedendo tuttavia alla demolizione delle abitazioni in cui siano stati<<riscontrati pericoli per la pubblica o privata incolumità derivanti dallʼedificio di cui sia stata disposta la demolizone>>.

Fino ad oggi sono state censite in Campania circa 90 mila abitazioni considerate abusive ei due terzi dei proprietari hanno ricevuto lʼordinanza di sgombero.
Analizzando le tabelle dellʼultimo condono edilizio risalente al 2003, sotto lʼipotesi che le case rientrino nella tipologia 2, ovvero “Opere realizzate in assenza o in difformitàʼ del titolo abilitativo edilizio ma conformi alle norme urbanistiche ed alle prescrizioni degli strumenti urbanistici alla data di entrata in vigore del presente provvedimento“, le oblazioni previste al metro quadrato per un immobile residenziale ammontano a 80,00€ e, sempre per ipotesi, mediamente le abitazioni siano di 70 mq. Stiamo parlando complessivamentedi circa 500 milioni di euro che lo Stato potrebbe incassare per un eventuale condono solo per la regione Campania.
Moltiplicando questa cifra per le 20 regioni e supponendo che in alcune di esse vi sia anche un numero inferiore di abusi, per esempio la metà, il totale è di circa 4 miliardi.
La manovra finanziaria di Giulio Tremonti, il sarto di Palazzo Chigi, è di 24 miliardi di euro.
Quattro è un sesto di ventiquattro.
Eʼ forse lecito pensare ad un provvedimento “sanatorio” di questo tipo?

©2010 RIPRODUZIONE RISERVATA

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