Nautica e sviluppo: il Sindaco Manfredi punta su ZES e investimenti privati
Il settore della nautica rappresenta un pilastro strategico per l’economia napoletana e nazionale. Lo ha sottolineato il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, in occasione della sua visita al Nauticsud, il salone dedicato alla nautica da diporto. Nel corso del suo intervento, Manfredi ha evidenziato l’importanza di una maggiore valorizzazione delle risorse portuali per favorire il diporto e rafforzare un comparto industriale che genera occupazione e sviluppo economico.
“La nautica è un settore fondamentale per la nostra città – ha dichiarato Manfredi – perché coinvolge tutta l’area metropolitana, sede di importanti produttori e insediamenti industriali. Inoltre, il turismo e l’indotto portuale rappresentano un volano economico imprescindibile. È necessario sfruttare meglio le risorse disponibili per creare nuovi ormeggi e incentivare l’economia legata al diporto”. Le parole del sindaco sono state accolte con favore dagli operatori del settore, tra cui Gennaro Amato, presidente di Afina (Associazione Filiera Italiana della Nautica), che da anni sostiene la necessità di politiche mirate per il comparto. “Le dichiarazioni del Primo Cittadino dimostrano una volontà concreta delle istituzioni di affrontare i problemi con soluzioni fattibili – ha commentato Amato –. La mancanza di ormeggi potrebbe mettere in crisi la produzione e causare la perdita di posti di lavoro, oltre a danneggiare l’intera economia circolare legata alla nautica da diporto”. Manfredi, nella sua veste di presidente dell’Anci (Associazione Nazionale Comuni Italiani), ha sottolineato la necessità di snellire le procedure burocratiche per favorire gli investimenti privati nel settore. “Per incentivare lo sviluppo portuale – ha spiegato – servono investimenti privati e una maggiore rapidità nelle decisioni amministrative. Le lungaggini burocratiche, infatti, rappresentano spesso un ostacolo maggiore dei costi per gli investitori. È quindi fondamentale garantire tempi certi per chi vuole investire”.
Tra le soluzioni proposte, si è discusso anche dell’opportunità di utilizzare le Zone Economiche Speciali (ZES) come strumento per agevolare lo sviluppo di nuovi porti turistici. La questione è stata affrontata nel corso di un confronto con il Ministro del Turismo Daniela Santanchè e il Capo Dipartimento del Ministero per il Sud e la Coesione Territoriale, Pierpaolo Ribuffo. La ZES può essere una leva strategica – ha concluso Manfredi – poiché garantisce procedure semplificate e incentivi fiscali, favorendo la realizzazione di nuovi Marina e infrastrutture portuali in tempi rapidi. Il settore della nautica da diporto è un grande motore economico per l’Italia e dobbiamo lavorare affinché possa esprimere tutto il suo potenziale”.
“La nautica è un settore fondamentale per la nostra città – ha dichiarato Manfredi – perché coinvolge tutta l’area metropolitana, sede di importanti produttori e insediamenti industriali. Inoltre, il turismo e l’indotto portuale rappresentano un volano economico imprescindibile. È necessario sfruttare meglio le risorse disponibili per creare nuovi ormeggi e incentivare l’economia legata al diporto”. Le parole del sindaco sono state accolte con favore dagli operatori del settore, tra cui Gennaro Amato, presidente di Afina (Associazione Filiera Italiana della Nautica), che da anni sostiene la necessità di politiche mirate per il comparto. “Le dichiarazioni del Primo Cittadino dimostrano una volontà concreta delle istituzioni di affrontare i problemi con soluzioni fattibili – ha commentato Amato –. La mancanza di ormeggi potrebbe mettere in crisi la produzione e causare la perdita di posti di lavoro, oltre a danneggiare l’intera economia circolare legata alla nautica da diporto”. Manfredi, nella sua veste di presidente dell’Anci (Associazione Nazionale Comuni Italiani), ha sottolineato la necessità di snellire le procedure burocratiche per favorire gli investimenti privati nel settore. “Per incentivare lo sviluppo portuale – ha spiegato – servono investimenti privati e una maggiore rapidità nelle decisioni amministrative. Le lungaggini burocratiche, infatti, rappresentano spesso un ostacolo maggiore dei costi per gli investitori. È quindi fondamentale garantire tempi certi per chi vuole investire”.
Tra le soluzioni proposte, si è discusso anche dell’opportunità di utilizzare le Zone Economiche Speciali (ZES) come strumento per agevolare lo sviluppo di nuovi porti turistici. La questione è stata affrontata nel corso di un confronto con il Ministro del Turismo Daniela Santanchè e il Capo Dipartimento del Ministero per il Sud e la Coesione Territoriale, Pierpaolo Ribuffo. La ZES può essere una leva strategica – ha concluso Manfredi – poiché garantisce procedure semplificate e incentivi fiscali, favorendo la realizzazione di nuovi Marina e infrastrutture portuali in tempi rapidi. Il settore della nautica da diporto è un grande motore economico per l’Italia e dobbiamo lavorare affinché possa esprimere tutto il suo potenziale”.