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Cronaca

Muore a Palermo, troppo povera!!!

PALERMO – Una storia raccapricciante. Gaetana Priolo, detta Tanina, era una ragazza di 18 anni che viveva nel quartiere Brancaccio, zona molto difficile di Palermo. Tanina è morta perché, come raccontano vari quotidiani, era troppo povera.

Medici dell'Asl Napoli 1

I medici le avevano diagnosticato un’infezione grave a causa di un ascesso, ma la ragazza non si è curata, e quando è stata ricoverata una seconda volta in ospedale, la situazione era ormai disperata. Dopo alcuni giorni di lotta disperata, Gaetana Priolo è morta. La ragazza viveva con la famiglia, composta da madre, sorella più grande, una più piccola ed un  fratellino di 5 anni, in un modesto appartamento di Brancaccio, e frequentava il Centro Padre Nostro fondato da Don Puglisi, il prete che la mafia uccise nel 1993. In questo centro la ragazza era riuscita a conseguire il titolo di scuola media a 17 anni, grazie alle lezioni serali impartite dai volontari.

La madre, che era stata lasciata dal marito, puliva le scale di vari condomini per portare avanti la famiglia. Una storia di drammatica povertà resa ancora più triste dall’epilogo: come racconta il “Corriere della Sera” di martedì 11 febbraio 2014, nella casa non si è riuscita ad allestire una camera ardente a causa degli arresti domiciliari dello zio. La procura di Palermo ha disposto un’autopsia di Gaetana Priolo, per accertare le cause esatte della sua morte, ed il suo corpo si trova presso l’istituto di medicina legale del Policlinico. La morte di Tanina ha colpito moltissimo i volontari del Centro, che rimarcano come la ragazza non si facesse più vedere da alcuni mesi nella struttura creata da Don Puglisi. Secondo chi lavora nel Centro Padre Nostro di Brancaccio la metà dei ragazzi del quartiere ha i denti guasti, causati dalla cattiva alimentazione, dalla scarsa cura e dall’abuso delle droghe.

L’impossibilità economica di molte famiglie di permettersi le cure dentistiche aggrava la situazione. Secondo un odontoiatra interrogato dal “Corriere del Mezzogiorno” la morte di Tanina appare “un caso rarissimo ma certo non si può escludere che possa accadere”. Soprattutto quando si trascura la cura dei denti. Ed è questo un fenomeno in crescita. «L’11% degli italiani rinuncia alle cure perchè non ha le possibilità economiche, e nel caso delle visite odontoiatriche la percentuale sale al 23% – denuncia il segretario nazionale Codacons, Francesco Tanasi – In Sicilia la situazione è addirittura peggiore. Chi non può permettersi un medico privato, si rivolge alla sanità pubblica, settore dove però le liste d’attesa sono spesso lunghissime, al punto da spingere un numero crescente di utenti a rinunciare alle cure». (da Gadlerner.it)

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