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Cronaca

«Morire di Speranza»: Una preghiera per ricordare i profughi

Come ogni anno, la Comunità di Sant’Egidio, insieme ad altre associazioni, promuove la preghiera “Morire di Speranza”. Questo evento commovente è dedicato alla memoria di coloro che hanno perso la vita nel tentativo di raggiungere l’Italia, cercando una vita migliore lontano da guerre, persecuzioni e povertà.

La preghiera “Morire di Speranza” rappresenta un momento di raccoglimento e riflessione su una delle tragedie umanitarie più gravi del nostro tempo. Milioni di persone, spinti dalla disperazione, affrontano viaggi pericolosi attraverso il Mediterraneo, spesso senza mai raggiungere la loro destinazione. Quest’anno, il numero di vittime è particolarmente elevato, con oltre 800 tra morti e dispersi solo nei primi sei mesi. Il ricordo delle 66 persone annegate recentemente lungo le coste calabresi e dei 10 migranti morti vicino a Lampedusa aggiunge ulteriore dolore e urgenza al nostro impegno.

Durante la preghiera, vengono letti i nomi delle vittime, ricordando che dietro ogni numero c’è una persona con una storia, una famiglia, un sogno. Questo gesto simbolico serve a mantenere viva la memoria di chi ha perso la vita e a sensibilizzare l’opinione pubblica sulla gravità di questa crisi umanitaria.

La Comunità di Sant’Egidio è in prima linea non solo nel ricordare i defunti, ma anche nel sostenere i vivi. Le Scuole di Lingua e Cultura Italiana, organizzate dalla Comunità, hanno offerto nell’ultimo anno scolastico corsi gratuiti a oltre 1500 studenti migranti, grazie all’impegno di circa 70 volontari. Questo servizio è fondamentale per l’integrazione e l’inserimento dei nuovi arrivati nella società italiana, permettendo loro di costruire un futuro dignitoso.

Inoltre, la Comunità di Sant’Egidio gestisce i Corridoi Umanitari, un’iniziativa che permette l’arrivo in sicurezza di profughi provenienti da zone di conflitto, persecuzioni e disastri naturali. In Campania, diverse famiglie sono state accolte e integrate con successo, offrendo loro non solo un rifugio sicuro, ma anche una speranza concreta di ricominciare.

La preghiera “Morire di Speranza” è dunque un richiamo alla responsabilità collettiva e alla solidarietà. È un invito a non restare indifferenti di fronte alle sofferenze di chi cerca solo una vita migliore. È un monito a lavorare insieme per un mondo più giusto e umano, in cui ogni vita sia preziosa e ogni persona possa vivere con dignità.

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