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Maggio “senza monumenti”

NAPOLI (Cristina Zagaria) – Un maggio dei monumenti senza monumenti. Presentato allo stand del Comune alla Borsa mediterranea del turismo il programma del 2011. Ma, al momento, non ci sono gli itinerari per le visite guidate, né le aperture straordinarie di chiese e monumenti. «Abbiamo tentato un accordo con la Regione, prendendo contatti con l’assessore De Mita, ma non abbiamo mai avuto risposta. Le Regione ci ha lasciati soli e così il Comune va avanti con le sue forze e le sue possibilità, ma non c’è un programma regionale, né ci sono fondi», attacca l’assessore comunale al Turismo di Palazzo San Giacomo, Graziella Pagano.

«Il programma è ancora in fase di completamento — aggiunge la Pagano — inseriremo tutte le iniziative delle associazioni e di coloro che vorranno partecipare al Maggio dei monumenti, che quest’anno vuole scoprire una città in musica, o meglio la musica della città, da quella più colta alla più popolare».
«Il Maggio a Napoli comincia ad Aprile» è lo slogan scelto per la XVII edizione del Maggio dei monumenti: dal 22 aprile al 29 maggio per tutti i week-end la città si animerà di spettacoli, visite guidate gratuite, rassegne cinematografiche, performance di danza. Il filo rosso che legherà le iniziative è la musica.

Il programma è diviso in tre itinerari. Il primo è legato a “Emozioni Napoli”, con la direzione artistica di Giulio Baffi. Il secondo all’Arte della felicità, di Luciano Stella e Francesca Mauro. Il terzo alla danza, con la “Giornata mondiale della danza”, «che quest’anno non durerà un giorno ma un mese», come sottolinea la direttrice artistica, Gabriella Stazio. Per i tre itinerari sono previsti concerti e incontri al Pan, Maschio Angioino, Pio Monte della misericordia, chiesa di San Severo al Pendino, chiesa dell’Incoronata e di Santa Maggiore alla Pietra Santa. Il programma prevede, infine, le canzoni della “Posteggia” nei negozi, nei ristoranti e nelle funicolari e il progetto “Adotta un monumento nelle scuole”.

Ieri è stato anche illustrato il primo step del piano di marketing territoriale che il Cirt (Centro interdipartimentale di ricerca sul turismo) della Federico II sta realizzando per il Comune di Napoli. Alcune note: «Chi viene a Napoli viene principalmente per lavoro — spiega Maurizio Sciarelli del Cirt — e si informa via Internet. Tra le parole associate alla città da un lato ci sono: “pizza”, “Vesuvio”, “mare”, ma dall’altro “immondizia”, “menefreghismo”, “abbandono”. Nessuna citazione per la cultura». (Repubblica Napoli)

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