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Cronaca

Libia, l’Italia annuncia i bombardamenti

Attacchi in libia

NAPOLI (di Daniela Sasso) – Mentre gli Italiani si dividono tra i festeggiamenti di una Pasquetta piovosa e la commemorazione del giorno della Liberazione della nostra nazione dal nazifascismo, avvenuta nel 1945 grazie alla coraggiosa e lunga Resistenza messa in atto dalle truppe partigiane, il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi annuncia a Palazzo Chigi il via ai bombardamenti in Libia, causando una certa nota di dissenso all’ interno dell’ esecutivo: la Lega Nord, tramite le parole del ministro Roberto Calderoli, ha subito dichiarato: “Se questo volesse dire bombardare non se ne parla. Il mio voto non l’avranno mai”. L’esponente del governo ha spiegato di essere “contrario a qualunque ulteriore intervento in Libia. Abbiamo già fatto abbastanza. Personalmente non avrei dato neanche questa disponibilità se non in cambio di un concreto concorso delle forze alleate al respingimento dell’immigrazione clandestina e alla condivisione del peso dei profughi”. E, mentre il ministro della difesa La Russa tenta di arginare la reazione, affermando che i bombardamenti preannunciati “non saranno indiscriminati, ma missioni con missili di precisione su obiettivi specifici”; il vicepresidente di Fli, Italo Bocchino, evidenzia come la protesta di Calderoli faccia emergere una spaccatura all’interno dell’ esecutivo che, di fatto, “apre una crisi di governo”. Segnali di apertura verso la mossa del premier sono arrivati invece proprio dal Pd. La capogruppo al Senato dei democratici, Anna Finocchiaro, infatti, ha sottolineato come i piddini “non faranno mancare il loro sostegno” alla nuova strategia italiana in Libia, finchè questa “rimanga all’interno della risoluzione 1973 dell’Onu” che ha autorizzato l’ uso della forza in Libia.

Intanto, a Milano, il sindaco Letizia Moratti ed il segretario del Pd Pier Luigi Bersani vengono fischiati dalla folla, in occasione dei festeggiamenti per il giorno della Liberazione. Stesso scenario a Roma, ma, stavolta, fischi rivolti verso il ministro Ignazio La Russa. Berlusconi, oggi, assente in pubblico.

Il Capo dello Stato, Giorgio Napolitano, dal suo canto, ribadisce ancora una volta il suo appello: “No allo scontro cieco e si a riforme solo nel rispetto della Costituzione italiana”. Resta da chiedersi, tuttavia, se e quanto le sue parole scalfiranno l’ agire folle ed incondizionato del premier.

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