Le origini dell’uomo, il lavoro di Francesco di Feo
NAPOLI (di Claudia Carbone) – Si può considerare una vera e propria opera, il libro di Francesco Feo “Le origini e il destino dell’uomo”, sia per la vastità dei contenuti sia per l’evidente accuratezza nella trattazione degli stessi. Feo, per molti anni docente di Patologia Sperimentale all’Università di Sassari, è un patologo molto noto alla comunità scientifica, che in questo saggio cerca coraggiosamente di tracciare un filo conduttore tra tutte le risposte che la scienza, nei vari secoli, ha provato a dare al problema delle origini e del destino dell’uomo.
“Il problema delle origini dell’uomo – afferma Feo nella premessa al suo libro- da secoli stimola la curiosità degli esseri umani, suscitando talora polemiche che travalicano l’ambito scientifico. Mi sono riproposto, nel presente saggio, di illustrare il punto di vista dello scienziato, non contrapposto a quello del filosofo della scienza, ma per alcuni aspetti da esso diverso in quanto basato esclusivamente sull’analisi delle più importanti scoperte scientifiche nel corso dei secoli, del loro ruolo nell’approfondimento della conoscenza delle leggi della natura e delle relazioni tra il progresso scientifico e l’evoluzione del pensiero comune e della società”.
Il saggio parte con l’analizzare le primissime espressioni della cultura umana, risalenti addirittura agli astralopitechi, passa attraverso la scoperta del moderno metodo scientifico, per approdare infine all’attualissimo argomento del rapporto tra scienza e società, scienza e potere, scienza e religione. Nel volume non mancano riferimenti a personalità importanti come Leonardo da Vinci, Niccolò Copernico, Galileo Galilei, ma anche il chirurgo fiammingo Andrea Vesalio, che con il suo “De humani corporis fabrica” segnò la nascita dell’anatomia moderna. Non da ultimo, un altro pregio di quest’opera è il linguaggio semplice nonostante gli importanti temi trattati. Un saggio alla portata di tutti e in particolare di chiunque voglia approfondire le origini e il destino dell’umanità, e c’è da pensare che saranno in molti!