Latitante catturato grazie ai parenti influencer: il potere dei social media nell’azione delle forze dell’ordine
Vincenzo Matacena, 39 anni, è stato latitante per tre anni, evadendo da accuse di traffico di stupefacenti e detenzione di droga ai fini di spaccio. La sua fuga si è conclusa in modo inaspettato grazie a una serie di eventi scatenati dalla sua rete familiare sui social media.
Nel cuore della periferia occidentale di Napoli, il Rione Traiano, i carabinieri hanno iniziato la caccia a Matacena, ma senza successo. Tuttavia, l’attenzione si è spostata sui profili social dei suoi parenti, scoprendo che alcuni di loro erano influencer attivi.
È stato un post su Instagram a innescare la svolta: una parente annunciava la sua imminente visita a Valencia, in Spagna, per riabbracciare il figlio di Matacena, senza però specificare la città. Ma un dettaglio cruciale è stato rivelato in un video successivo, in cui un’altra parente parlava dei benefici di alcuni prodotti di bellezza, mostrando accidentalmente un indirizzo su un pacco.
Grazie a una scrupolosa analisi dei profili social, i carabinieri hanno trovato video di Matacena mentre lavorava come pizzaiolo a Valencia e in compagnia della moglie, del figlio e di altri parenti. In alcuni di questi video, il figlio del latitante indossava magliette con il nome della sua scuola spagnola.
I carabinieri hanno collaborato con il Cuerpo Nacional de Policía spagnolo, che ha arrestato Matacena e lo ha trasferito in un carcere locale in attesa di estradizione.
Nel cuore della periferia occidentale di Napoli, il Rione Traiano, i carabinieri hanno iniziato la caccia a Matacena, ma senza successo. Tuttavia, l’attenzione si è spostata sui profili social dei suoi parenti, scoprendo che alcuni di loro erano influencer attivi.
È stato un post su Instagram a innescare la svolta: una parente annunciava la sua imminente visita a Valencia, in Spagna, per riabbracciare il figlio di Matacena, senza però specificare la città. Ma un dettaglio cruciale è stato rivelato in un video successivo, in cui un’altra parente parlava dei benefici di alcuni prodotti di bellezza, mostrando accidentalmente un indirizzo su un pacco.
Grazie a una scrupolosa analisi dei profili social, i carabinieri hanno trovato video di Matacena mentre lavorava come pizzaiolo a Valencia e in compagnia della moglie, del figlio e di altri parenti. In alcuni di questi video, il figlio del latitante indossava magliette con il nome della sua scuola spagnola.
I carabinieri hanno collaborato con il Cuerpo Nacional de Policía spagnolo, che ha arrestato Matacena e lo ha trasferito in un carcere locale in attesa di estradizione.