Notizie dall'Italia e dal mondo

Primo Piano

L’Alleanza di Secondigliano dietro il caso Pantani: nuove indagini sul Giro d’Italia ’99

La procura di Trento ha riaperto le indagini sul caso Pantani, ipotizzando che l’Alleanza di Secondigliano, uno dei clan camorristici più potenti, abbia manipolato i risultati dei test antidoping del cilclista. Secondo le dichiarazioni di un collaboratore di giustizia, emerse nei verbali della Commissione antimafia, la camorra avrebbe alterato i test per evitare la vittoria del Pirata, che avrebbe causato una perdita finanziaria insostenibile a causa delle scommesse clandestine.

“Se Pantani vinceva il Giro il banco saltava”, ha riferito il collaboratore. “La camorra, l’Alleanza di Secondigliano, avrebbe dovuto pagare diversi miliardi in scommesse clandestine”. Questa rivelazione ha spinto gli inquirenti a riesaminare intercettazioni e prove raccolte in passato, tra cui le conversazioni tra detenuti del carcere di Novara che già nel ’99 discutevano di scommesse milionarie sulla sconfitta di Pantani, all’epoca primo in classifica generale.

Il fascicolo d’inchiesta, tuttavia, resta a carico di ignoti. Nonostante ciò, i nuovi elementi raccolti aprono scenari inquietanti che necessitano di ulteriori approfondimenti. La procura di Trento ha annunciato che ascolterà nuovi testimoni, cercando di fare luce su un caso che ha scosso il mondo dello sport e che ha avuto ripercussioni devastanti sulla vita di Marco Pantani, culminate tragicamente con la sua morte nel 2004.

Non è la prima volta che emergono collegamenti tra la camorra e lo scandalo doping di Pantani. Renato Vallanzasca, un noto criminale, dichiarò circa vent’anni fa che, mentre era in carcere, un altro detenuto gli aveva suggerito di scommettere contro Pantani: “Hai qualche milione da buttare? Se sì, puntalo sul vincitore del Giro. Non so chi vincerà, ma sicuramente non sarà Pantani”. Questa testimonianza, rimasta a lungo inascoltata, sembra oggi trovare un riscontro nelle nuove indagini.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.