L’affitto, se inferiore ai mille euro, può essere pagato in contanti

Napoli  ( di Bonaventura Franchino )–Con nota prot. DT 10492 del 5 febbraio 2014, il dipartimento del tesoro, ha , di fatto, vanificato la legge di stabilità in relazione alla tracciabilità dei canoni di locazione per le abitazioni.

Le perplessità suscitate dall’art.1 comma 50 legge 27.12.2013 n.147 ( c.d. legge di stabilità ) che prevedeva il pagamento dei canoni di locazione di unità abitative vanno pagati, a prescindere del loro importo, con qualsiasi forma , ad eccezione in moneta contante, di guisa da assicurare la tracciabilità, ora riscontrano una valida conferma con la nota sopra indicata.

In effetti, il Ministero, con la nota sopra indicata ribalta il principio della tracciabilità dei canoni; il procedimento logico giuridico seguito parte dalla considerazione che il nostro legislatore ha posto delle sanzioni , ai fini dell’antiriciclaggio,solo nella ipotesi in cui viene valicato il limite dei mille euro fissato dall’art.49 dlgs 231/2007.

Nei fatti, anche se la normativa di cui alla legge di stabilità statuisce diversamente, nessuna sanzione può essere comminata al conduttore che paga il canone di locazione, per un importo inferiore ai mille euro, in contanti.

Difatti, il decreto antiriciclaggio prevede una sanzione amministrativa compresa tra l’1 ed il 40% della somma trasferita in contanti per il pagamento di canoni e di importo inferiore ai mille euro.

Quindi, anche se la norma di cui alla legge di stabilità statuisce diversamente, nessuna sanzione è applicabile per il pagamento di somme comprese entro 999,99 euro.

In ultimo, il ministero, con la nota richiamata affronta anche il problema legato alla ratio sottostante alla norma precisando che si può conservare traccia della transazione in contante con la semplice esibizione di ricevuta attestante il pagamento a condizione che la stessa sia in equivoca ed idonea ad attestare il pagamento.