Juve, rimonta nel segno di Douglas Costa: è (quasi) scudetto
di Gianpaolo Rispoli
La Juve di Allegri si appresta a vincere il settimo scudetto di fila, il quarto sotto la gestione del tecnico toscano, grazie alla vittoria per 3-1 nell’anticipo di sabato contro il Bologna e al pareggio del Napoli contro il Torino. I bianconeri, dopo un primo tempo giocato sottotono e concluso in svantaggio, riescono a ribaltare il risultato nella ripresa grazie all’ingresso di uno straripante Douglas Costa, autore di due assist decisivi per decretare la vittoria finale. Ora, con 6 punti di vantaggio e con una differenza reti nettamente favorevole rispetto al Napoli a due giornate dalla fine, è solo l’aritmetica a separare la Juve da uno scudetto sostanzialmente già vinto.
La cronaca – Formazioni: Juventus (3-5-2): Buffon; Barzagli, Rugani, Asamoah; Cuadrado (dal 27’ s.t. Lichtsteiner), Khedira, Marchisio, Matuidi (dal 1’ s.t. Douglas Costa), Alex Sandro (dal 39’ s.t. Bernardeschi); Dybala, Higuain.
Bologna (4-3-3): Mirante; Mbaye, Romagnoli, De Maio; Krafth (dal 15’ s.t. Torosidis), Poli, Crisetig, Nagy, Keita; Verdi (dal 28’ s.t. Destro), Avenatti (dal 21’ s.t. Palacio).
Allegri attua un’altra piccola rivoluzione e lancia il 3-5-2, adattando Asamoah in difesa al fianco di Rugani e Barzagli. Donadoni dà spazio anche a chi ha giocato di meno, non avendo molto altro da chiedere a questo campionato, e fa debuttare ventiduenne Keita.
La Juve parte forte e ha un’occasione al 7’ con Higuain che, ben servito da Marchisio, si invola verso la porta e calcia col destro da distanza ravvicinata, ma Mirante è bravissimo ad opporsi. Ancora il portiere emiliano deve intervenire sul colpo di testa di Alex Sandro al 19’. Al 27’ arriva l’episodio chiave del primo tempo: Buffon commette un clamoroso errore regalando il pallone a Crisetig che viene steso da Rugani, l’arbitro non ha dubbi e fischia il rigore. Dal dischetto è Verdi a trasformare per gli emiliani. La Juve ci riprova al 40’ con un colpo di testa di Higuain che viene bloccato agevolmente da Mirante.
Nella ripresa Allegri inserisce Douglas Costa al posto di Matuidi, spostando Alex Sandro nel ruolo di mezzala. Pronti via e subito il brasiliano si rende pericoloso con un cross sul quale Cuadrado non arriva per un soffio. Al 51’, poi, è lo stesso colombiano a mettere in mezzo un pallone velenoso, sul quale De Maio interviene in maniera sciagurata svirgolando il pallone nella propria porta. Raggiunto il pareggio i bianconeri continuano a spingere e ci riprovano due minuti più tardi ancora con Costa che va via sulla fascia e calcia di sinistro, ancora bravo Mirante ad opporsi. Al 59’ Verdi mette in mezzo una palla tesa e velenosa, nessuno riesce ad intervenire e così Krafth si trova a tu per tu con Buffon che, con un mezzo miracolo, devia il tiro dello svedese sul palo e salva i suoi. Cinque minuti più tardi arriva il vantaggio bianconero: Douglas Costa va via sulla sinistra e mette in mezzo, Mirante esce a vuoto e Khedira è il più lesto di tutti ad avventarsi sul pallone ed appoggiare in rete. Al 68’ arriva anche il terzo gol della Juve col solito, straordinario, Douglas Costa che ne supera uno sulla fascia, alza la testa e serve perfettamente Dybala che col sinistro a incrociare non lascia scampo a Mirante. Il Bologna prova a farsi sentire con una conclusione di Destro al 75’ bloccata da Buffon. L’ultima grande giocata della partita è ancora di Costa che, ad un minuto dal termine, cerca una giocata straordinaria provando una rabona da posizione defilata e sfiorando il palo.
Testa alla Coppa – (Quasi) archiviato il campionato, ora i bianconeri dovranno concentrarsi sulla finale di Coppa Italia contro il Milan che per mercoledì alle 21. Sarà l’ennesima partita sentitissima due squadre che storicamente sono sempre state rivali. Allegri proverà a migliorare il suo stesso record che detiene per aver vinto per 3 anni consecutivi sia campionato che Coppa Italia, mentre Gattuso, alla prima esperienza ad alti livelli, proverà a portare a casa il suo primo trofeo importante da allenatore.