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JoJo Rabbit: Heil Comedy!

di Danilo Piscopo

Zalone (si ancora lui!) in “Tolo Tolo!”, fa dire al suo personaggio che: “Il fascismo è come la candida” una malattia fastidiosa e difficile da estirpare. Lui non va oltre, non affonda il colpo, non dà una soluzione alla propagazione dell’ondata di destra. Il suo peccato originale è che non sa prenderli in giro, non sa ironizzare, una totale incapacità a fare della satira.

Dall’altra parte dell’oceano c’è Taika Waititi, regista neozelandese che lavora, ormai, stabilmente ad Hollywood. Al suo arco ha due pellicole eccezionali: “Boy” (2010) e il divertentissimo “What we do in the Shadows – Vita da Vampiro” (2014). Nel 2017 viene scelto per dirigere “Thor: Ragnarok”, film del supereroe col martello e niente di più da dire. Taika si fa perdonare subito, producendo, dirigendo e interpretando “Jojo Rabbit”, adattamento cinematografico del romanzo “Il cielo in gabbia” del 2004 di Christine Leunens.

Siamo nella Germania del 1945. Jojo ha dieci anni, ha perso il padre in guerra e la sorella maggiore per l’influenza. Vive solo con la madre, una donna emancipata, vivace e, sicuramente, non in linea con la politica del partito nazista. Il piccolo Johannes ha solo due amici: uno reale, Yorki, l’altro immaginario, Adolf Hitler, che ricopre il ruolo di suo fido consigliere per diventare un perfetto prodotto della gioventù hitleriana. Le cose per Jojo si complicano quando scopre che in casa sua si nasconde una “pericolosa” nemica dello Stato. Taika Waititi mette in scena una dark comedy brillante e fuori dagli schemi, dove non mancano momenti estremamente drammatici e riflessioni profonde sul significato di “razza”.

Senza ombra di dubbio stiamo parlando di un film che mira a disintegrare e ridicolizzare qualsiasi pensiero nazionalista, o in linguaggio attuale, sovranista. L’idiozia del razzismo viene incarnata da un ipotetico Adolf Hitler sconclusionato, buffo e cretino come pochi; senza parlare delle S.S., automi, davvero poco perspicaci, costretti a salutare con il famoso “Heil Hitler!” ogni qual volta qualcuno gli si para davanti.

Il cast, rappresentato dal giovane Roman Griffin Davis (Jojo) Scarlett Johansson (la madre) Sam Rockwell (Capitano nazista omosessuale) Thomasin McKenzie (Ebrea nascosta in casa) e lo stesso Taika Waititi (Aldof Hitler), è assolutamente eccezionale! Finalmente un film dove ci si diverte su temi estremamente attuali e, perché no, ci si commuove anche un po’.

Consigliatissimo!

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