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Cronaca

In memoria di Nicola Nappo, un simbolo di speranza e riscatto sociale

Quindici anni fa, in una calda sera estiva simile a questa, il 23enne Nicola, giovane fabbro come tanti altri della sua famiglia, veniva tragicamente strappato alla vita. Ucciso in piazza da camorristi che lo avevano confuso con un’altra persona, Nicola rappresenta oggi non solo una vittima innocente della violenza mafiosa, ma anche un simbolo di riscatto e speranza per la comunità di Poggiomarino, alle falde del Vesuvio.

A pochi passi dal luogo di quel terribile dramma, un fondo agricolo confiscato alla camorra porta orgogliosamente il nome di Nicola. Questo spazio, nato dalla volontà di restituire alla comunità ciò che la criminalità le aveva sottratto, è oggi un luogo di speranza e rinascita. È un grande spazio di attraversamento e condivisione, dove la memoria storica si intreccia con la produzione sociale e culturale, e dove l’inclusione diventa il fulcro di ogni attività.

Oggi, ai genitori Mario ed Elisabetta, ai fratelli Antonio, Giulia e Andrea, rinnoviamo il nostro abbraccio. Li ringraziamo per la loro presenza, per la dignità e per l’immensa umanità con cui ci accompagnano e con cui ci donano, testimoniando, il ricordo di Nicola. La loro forza e il loro coraggio ci ispirano ogni giorno a continuare il nostro impegno.

I cooperatori e le cooperatrici, si impegnano a salvaguardare il Fondo Nappo, il suo nome e la sua memoria. Determinati a portare avanti i valori della giustizia e della solidarietà sociale, dell’impegno e della memoria viva. Questo fondo non è solo un omaggio a Nicola, ma un simbolo tangibile della lotta contro la criminalità organizzata e della volontà di costruire un futuro migliore per le nuove generazioni.

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