Notizie dall'Italia e dal mondo

Primo Piano

Il telefono bollente di Ruby, cento telefonate con il premier

Ruby

MILANO – Un’utenza telefonica dove contattare il presidente. Ma anche decine e decine di conversazioni dirette, cristallizzate dai tabulati acquisiti dagli investigatori milanesi, almeno fino all’ottobre scorso, tra Ruby Karima e Silvio Berlusconi. Per non parlare, infine, dell’inizio delle visite ad Arcore che, con tutta probabilità, sarebbero partite quando la ragazza aveva ancora 16 anni.

Ruby ha azzardato richieste ai più stretti collaboratori del Cavaliere fino al 19 ottobre scorso, quando con insistenza si fa sotto con il tesoriere personale del premier, Giuseppe Spinelli. La marocchina non ha timore a chiamarlo, nonostante il premier sia da diverse settimane a conoscenza della sua testimonianza ai magistrati e, secondo quelle che sono le sue parole, l’abbia pregata in tutti i modi di ritrattare. Dal tenore delle telefonata, la giovane marocchina, batte insistentemente cassa: “Non ha novità?”. E Spinelli: “Non sono stato autorizzato a fare nulla, ecco….”. “Ma c’ha parlato? (con Berlusconi, ndr)”, chiede allarmata Ruby. “Ho accennato, ma avevo molte cose e il tempo era pochissimo”.

Ma non è tutto. Che ci siano stati contatti diretti con il premier è un dato certo, ma soprattutto inedito. Il contenuto è coperto dall’immunità, ma Berlusconi ha sentito, almeno circa un centinaio di volte, la giovane marocchina. Tra le testimonianze raccolte, anche quella di un’amica di Karima. “Ricordo – spiega agli inquirenti che le chiedono di dire se Ruby le avesse raccontato di alcune sue amicizie con gente famosa – che diceva di essere molto amica del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi.È stata spesso, a suo dire, a casa del premier dove ha cenato, ballato e fatto sesso con lui, che le dava molto denaro”.

In più, lo scorso 13 dicembre si aggiunge un altro tassello non proprio secondario. I tre pm titolari dell’inchiesta (Ilda Boccassini, Pietro Forno e Antonio Sangermano), convocano anche un carabiniere, Floriano C., che dai tabulati telefonici acquisiti agli atti, risulta avere avuto un rapporto stretto con la ragazza marocchina. La data del suo interrogatorio è importante. Avviene una settimana prima dell’iscrizione nel registro degli indagati di Silvio Berlusconi, accusato di concussione e prostituzione minorile. Floriano ricorda di aver incontrato “per la prima volta Ruby nel maggio\giugno 2009 nella discoteca di Milano Old Fashion”. I due si “annusano”, fanno due chiacchere e poi si scambiano i rispettivi numeri di telefono. “Dopo circa due settimane – ricorda a verbale il carabiniere -, Karima mi contattò e mi chiese se potevamo andare a bere qualcosa insieme”. Il racconto registra una prima brusca frenata degli investigatori: “Lei sapeva che Ruby era minorenne?”. “Non l’ho saputo subito, me lo ha detto però nel 2010 intorno a gennaio\febbraio”. Floriano conferma anche di aver ricevuto delle confidenze dalla giovane. “Ricordo che quando mi parlò della sua conoscenza con il presidente del Consiglio e del fatto che aveva anche un’utenza dove poterlo contattare mi fece vedere anche un numero sul suo display (del telefonino, ndr) – assicura il carabiniere -. Non avevo creduto a quello che lei mi aveva raccontato circa l’invito, ora che mi viene in mente forse mi aveva detto due volte, che era andata alla residenza del presidente insieme ad altre ragazze. Soltanto quando sui giornali ho letto il coinvolgimento di Ruby ho pensato “allora quello che mi raccontava era vero””. Le date vanno focalizzate. Sono fondamentali. Secondo le sue parole, tra il “gennaio-febbraio” del 2010, Ruby avrebbe confidato la sua età e le frequentazioni altolocate. L’atto d’accusa formulato dalla procura di Milano per il reato di “prostituzione minorile”, in realtà, si ferma al febbraio scorso. Il carabiniere, invece, fissa antecedentemente l’evolversi della conoscenza tra il Cavaliere e Ruby, senza incertezze. “Ruby le disse se anche altre persone sapevano che era minorenne?” viene incalzato il testimone. “Mi confidò che all’inizio della sua conoscenza con il Presidente del Consiglio, neanche lui sapeva che era minorenne, dopo di che Ruby lo aveva informato”.

Falso, vero? Il carabiniere, sotto giuramento, è certo del suo ricordo. “Queste confidenze Ruby me le ha fatte proprio quella sera in cui venni a conoscenza che lei non aveva ancora 18 anni. Sono certo di poter collocare il fatto tra il gennaio-febbraio 2010, ed in questo frangente, lo ripeto, che mi confidò anche del fatto che il Presidente aveva saputo da lei che era minorenne”. Se questa ricostruzione corrisponde al vero, l’autodifesa del Cavaliere viene smentita. Non solo. Le frequentazioni, giura il testimone a verbale, tra Ruby e Silvio Berlusconi, erano antecedenti al gennaio 2010. Ruby, nata il primo novembre del 1992, vuole dire che ha varcato per la prima volta il cancello di Arcore quanto meno poco dopo aver compiuto i 17 anni. Un dato che confermerebbe un’altra intercettazione captata dalla sezione di polizia giudiziaria della procura milanese. Il 26 ottobre scorso, con un’amica, la giovane confessa “… io frequento casa sua da quando c’avevo 16 anni….”. (Repubblica)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.