I tabaccai: di contrabbando una sigaretta su due
NAPOLI (di Attilio Iannuzzo – Il Mattino) – Cresce il traffico di tabacco in Campania che nell’ultimo biennio porta a consuntivo dati allarmanti per l’economia di settore.
I sindacati di categoria denunciano un crollo verticale pari a 100 milioni di euro in Campania nel biennio 2011-2013. «È necessario fermare la recrudescenza di questo fenomeno – ha detto il rappresentante provinciale di Napoli della federazione Italiana Tabacchi Francesco Marigliano – che mette in seria difficoltà la redditività di tante imprese già vessate da una crisi economica interminabile; è indispensabile – aggiunge – un intervento concreto per riportare equilibrio nel mercato del tabacco».
La federazione Italiana Tabacchi ha voluto dare un segnale forte, non solo alla categoria, ma anche alle autorità politiche ed all’opinione pubblica in quanto – dicono i vertici nazionali – l’entità e la dimensione del mercato nero delle sigarette raggiunge livelli preoccupanti. «Napoli è di nuovo crocevia del traffico internazionale di sigarette contrabbandate – afferma il responsabile nazionale della Federazione Nazionale Tabacchi Giovanni Risso – ed è la città dove le statistiche indicano che il mercato illecito ha raggiunto proporzioni incredibili, al punto che un pacchetto di sigarette su due ha provenienza illecita». Intanto cambiano le modalità operative, in quanto questo mercato parallelo «si è parcellizzato e diffuso a macchia di leopardo, segue molteplici canali di il traffico e grandi organizzazioni criminali internazionali per il traffico di stupefacenti, e si avvale di strumenti sofisticati e manovalanza sempre più multietnica», aggiunge Risso. I sindacati attribuiscono il ritorno del mercato illecito del tabacco alla crescente crisi che attanaglia il sud e che deprime il potere d’acquisto delle famiglie. «Il ritorno di questi fenomeni – dichiara l’assessore alle attività produttive del Comune di Napoli Enrico Panini – rappresenta un attacco all’economia reale, alle tante famiglie che lavorano onestamente e alla salute dei consumatori di questi prodotti; la bassa qualità – continua Panini – nuoce due volte di più alla salute. Per tali ragioni abbiamo chiesto un tavolo di concertazione con il Prefetto e Forze dell’Ordine per essere più incidenti negli interventi che faremo per debellare il fenomeno». I dati della guardia di finanza sono allarmanti. Nel 2013, a seguito delle indagini mirate e al costante monitoraggio del traffico commerciale, sono state sequestrate 40,8 tonnellate di sigarette, sono stati denunciati 1788 soggetti. La Campania si attesta al 34,32% di mercato nero, confermandosi quale area di maggiore insistenza del fenomeno. Le zone di deposito, scoperte nel 2013, oltre a Napoli, si concentrano anche nelle città limitrofe, e precisamente nei Comuni di Afragola, Casoria, Giugliano in Campania e Cardito. Secondo i dati della Guardia di Finanza, la provenienza, essenzialmente via mare, è da attribuire a Cina e Grecia, ma c’è un buon quantitativo che proviene via terra dalla Moldavia, Bulgaria, Ucraina. © RIPRODUZIONE RISERVATA