Guerra Russia-Ucraina: attacchi alle infrastrutture elettriche, blackout a Kiev e droni su Krasnodar
La guerra tra Russia e Ucraina continua a intensificarsi, con attacchi mirati alle infrastrutture strategiche e danni ingenti da entrambe le parti. Nelle ultime ore, l’Ucraina sta fronteggiando un massiccio attacco russo contro la sua rete elettrica, che ha causato blackout diffusi, inclusa la capitale Kiev. Contemporaneamente, la Russia ha dichiarato di aver respinto un attacco di droni ucraini nella regione di Krasnodar, nel sud del Paese. Il ministro dell’Energia ucraino, German Galushchenko, ha confermato che le infrastrutture elettriche sono state prese di mira da intensi bombardamenti russi. In risposta, l’operatore della rete elettrica nazionale è stato costretto a introdurre interruzioni di corrente di emergenza per prevenire ulteriori danni alla rete già sotto pressione.
I blackout interessano numerose regioni, compresa Kiev, dove la popolazione sta affrontando l’ennesima crisi energetica dall’inizio del conflitto. Le autorità ucraine hanno descritto l’attacco come uno dei più gravi degli ultimi mesi, con danni significativi agli impianti di distribuzione e alle infrastrutture critiche. Sul fronte opposto, le autorità russe hanno dichiarato di aver respinto un “massiccio attacco di droni” ucraini nella notte. Secondo il governatore della regione di Krasnodar, Veniamin Kondratyev, l’attacco ha coinvolto due comuni, tra cui Slavyansk-on-Kuban.
Nonostante l’intervento delle difese aeree russe, alcuni detriti sono caduti nei pressi di un’abitazione, causando danni strutturali e ferendo una donna, proprietaria della casa colpita. Kondratyev ha definito l’attacco un “tentativo di terrorismo” da parte ucraina, sottolineando l’importanza della prontezza difensiva. Nonostante la recrudescenza degli attacchi, rimane aperta la possibilità di negoziati di pace. Secondo fonti ucraine, un dialogo potrebbe partire dai confini precedenti al 24 febbraio 2022, data dell’invasione russa su larga scala. Tra le proposte ci sarebbe il riconoscimento della Crimea sotto bandiera russa, come avvenuto nel 2014, una posizione che potrebbe incontrare resistenze sia a Kiev che in Occidente.
I blackout interessano numerose regioni, compresa Kiev, dove la popolazione sta affrontando l’ennesima crisi energetica dall’inizio del conflitto. Le autorità ucraine hanno descritto l’attacco come uno dei più gravi degli ultimi mesi, con danni significativi agli impianti di distribuzione e alle infrastrutture critiche. Sul fronte opposto, le autorità russe hanno dichiarato di aver respinto un “massiccio attacco di droni” ucraini nella notte. Secondo il governatore della regione di Krasnodar, Veniamin Kondratyev, l’attacco ha coinvolto due comuni, tra cui Slavyansk-on-Kuban.
Nonostante l’intervento delle difese aeree russe, alcuni detriti sono caduti nei pressi di un’abitazione, causando danni strutturali e ferendo una donna, proprietaria della casa colpita. Kondratyev ha definito l’attacco un “tentativo di terrorismo” da parte ucraina, sottolineando l’importanza della prontezza difensiva. Nonostante la recrudescenza degli attacchi, rimane aperta la possibilità di negoziati di pace. Secondo fonti ucraine, un dialogo potrebbe partire dai confini precedenti al 24 febbraio 2022, data dell’invasione russa su larga scala. Tra le proposte ci sarebbe il riconoscimento della Crimea sotto bandiera russa, come avvenuto nel 2014, una posizione che potrebbe incontrare resistenze sia a Kiev che in Occidente.