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Cronaca

Furti auto con ‘riscatto’, 13 arresti nel napoletano

Furti auto con riscatto

NAPOLI – Nel corso di una vasta operazione contro la criminalità, i carabinieri della compagnia di Casoria (NA) hanno arrestato 11 persone e ne hanno sottoposte 2 all’obbligo di dimora.

Gli indagati sono accusati a vario titolo di furto aggravato, rapina ed estorsione con il metodo del cosiddetto ‘cavallo di ritorno’. Nel corso di un’indagine coordinata dalla Procura di Napoli i militari hanno scoperto che le 13 persone erano dedite alla commissione di furti e rapine di auto che poi restituivano solo dietro pagamento di somme variabili (da 1.000 a 5.000 euro) riscontrando decine di episodi e accertando che le vittime non avevano denunciato il furto o la rapina preferendo pagare per rientrare in possesso dei beni, ricercando addirittura i ‘referenti’ in grado di rintracciare quanto sottratto e che facevano loro conoscere il prezzo e le modalità di restituzione.

L’operazione condotta dai carabinieri di Casoria (Napoli) con 11 arresti e due obblighi di dimora nell’ambito dell’indagine contro il fenomeno dei ‘cavalli di ritorno’, con il pagamento di somme tra i 1000 e i 5000 euro per la restituzione di auto rubate, ha consentito di fare luce su un fenomeno dalle dimensioni particolarmente ampie e per molti versi sommerso. Le indagini hanno fatto luce su 54 tra furti e rapine commessi negli ultimi tre mesi nell’hinterland a nord di Napoli ma, secondo stime fondate, nella zona interessata si compiono almeno tra i quattro e i cinque furti al giorno. Le denunce riguarderebbero solo poco più del 10% dei casi. Le mancate segnalazioni alle forze dell’ordine sarebbero dovute a diversi motivi: c’é chi preferisce rivolgersi direttamente a coloro che possono consentire, dietro il pagamento della somma pattuita, la restituzione dell’auto in tempi rapidi. C’é chi teme, inoltre, di dover subire un incremento delle assicurazioni, con un’ulteriore impennata del premio in seguito alla denuncia del furto. La mancata denuncia, peraltro, rende più difficile l’intervento delle forze dell’ordine. Il sistema automatico di rilevamento che si trova a bordo dei loro mezzi non può, non essendo l’auto catalogata come rubata, individuarne la presenza in strada. (Ansa)

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