Notizie dall'Italia e dal mondo

Cronaca

Fumo, in Egitto 25 milioni preferiscono il contrabbando

(di Vincenzo Mattei) – 25 mln di fumatori in Egitto ricorrono alle sigarette di contrabbando, per un valore stimato di 4 miliardi di lire egiziane, tradotto in euro significa un giro d’affari di circa 350 mln annui (cifre riportate dal Al Ahram online). È facile trovare rivenditori di sigarette illegali, a parte la piazza dell’Ataba che è ben conosciuta nell’ambiente, in ogni angolo della città si nota lo smercio di stecche intere che vengono addirittura consegnate con i pony express! Il vizio del fumo è comunissimo in Egitto sia per gli uomini come per le donne, sebbene queste ultime preferiscono non mostrarlo mai in strada.

sigaretta, fumatore, fumoÈ provato dal Centro Nazionale di Ricerca egiziano che le sigarette di contrabbando sono molto più cancerogene di quelle normali messe in commercio dal monopolio si Stato. Purtroppo la popolazione non ne è al corrente dell’enorme rischio alla salute che corre, ma dopo la rivoluzione la crisi economica fa riversare una grande fetta dei consumatori abtuali verso il mercato nero. L’alta inflazione erode trasversalmnte gli stipendi di tutti i lavoratori, i quali però difficilmente rinunciano al vizio del tabacco.

Ancora secondo Al Ahram, le produzioni illegali provengono da più paesi: Cina, Giordania, Turchia, Grecia, Sud Est Asiatico e a sorpresa dal Brasile. Le bionde sono imbottite di sostanze chimiche più che da foglie di tabacco, ciò fa scendere notevolmente il prezzo al pacchetto ma aumenta esponenzialmente le percentuali di far venire il cancro. Purtroppo questi danni collaterali delle sigarette di contrabbando investeno direttamente anche i minorenni delle scuole medie e superiori e non pochi bambini di strada che ne fanno uso giornaliero. Sotto il regime di Mubarak era stata approvata una legge che vietava il fumo nei luoghi pubblici, nei bus, negli ospedali e nelle scuole. La legge ha avuto un periodo di sperimentazione ma poi non ha avuto corso. Seconodo molti esperti avrebbe sicuramente fatto diminuire drasticamente l’uso quotidiano di sigarette. Se il governo dei Fratelli Musulmani non metterà mano al problema, inasprendo la legge o diminuendo le tasse, forse potrebbe essere una soluzione l’introduzione delle sigarette elettroniche anche nella terra dei faraoni.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.