Festival del giornalismo a Perugia, due i finalisti italiani
PERUGIA (foto di Ugo Di Fenza) – Sono due i progetti italiani arrivati nella selezione finale dei Data Journalism Awards, il Pulitzer per il giornalismo dei dati, annunciati stamattina al Festival internazionale di giornalismo di Perugia. Tra i 58 finalisti, selezionati tra oltre 300 progetti provenienti da 60 paesi c’è Toxic Europe, l’ampia inchiesta su traffico di rifiuti tossici in Europa completata dai giornalisti freelance di Flare Network, nominato nella categoria per il giornalismo d’inchiesta basato sui dati. Tra i selezionati nella categoria per la visualizzazione dei dati c’è PeopleMovin che racconta visivamente i flussi migratori nel mondo.
La parte del leone la fanno i grandi media anglosassoni come la Bbc, che vede cinque progetti dei suoi giornalisti in finale. ” Ciò che mi rende fiero di essere nella giuria di questa prima edizione – osserva Aron Pilhofer, capo dell’interactive news media del New York Times – è che i progetti sono spesso molto diversi tra loro: ci sono articoli tradizionali e app che vivono da sole, ma tutti hanno un alto e chiaro valore giornalistico”. Molte le grandi testate, soprattutto americane, ma non solo. ” Quando abbiamo lanciato il premio temevo che avremmo ricevuto soprattutto proposte dal mondo anglosassone, dove il data journalism è più sviluppato, ma non è stato così – osserva Wilfred Reutten, direttore dell’Ejc – un altro dato importante è che ci sono molti giornalisti indipendenti e di piccole testate che hanno lavorato in collaborazione per produrre lavori originali”. La competizione, presieduta da Paul Steiger di Propublica e coordinata da Global Editors Network, in collaborazione con lo Ejc, il Centro europeo per il giornalismo, con il sostegno di Google incoronerà i sei finalisti per le tre categorie del premio (giornalismo investigativo basato sui dati; visualizzazioni e storytelling; applicazioni basate sui dati) tra il 30 maggio e l’1 giugno durante il News World Summit a Parigi.