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Comune di Napoli, cambiamenti nella maggioranza De Magistris

Palazzo S. Giacomo – sede del Comune di Napoli

NAPOLI (di Giuliano Pennacchio) – La riunione del consiglio comunale di Napoli di oggi 3 ottobre è stata caratterizzata dall’implosione della Lista Napoli è Tua, la lista civica arancione, diretta emanazione del Sindaco di Napoli, che perde quattro consiglieri su otto. Si è costituito un nuovo gruppo consiliare ‘Ricostruzione Democratica’, composto da due ex esponenti di NET e da una consigliera, (Simona Molisso) indipendente, in quanto non iscritta a nessun partito, della Federazione della Sinistra. Il gruppo misto, inoltre, al consiglio comunale di Napoli s’infoltisce di due consiglieri (Vasquez e Rinaldi) provenenti dalla lista arancione.

Tutto questo accade dentro la maggioranza che sostiene De Magistris che nessuno mette in discussione, ma che da oggi ha un problema più in tema di coordinamento dei suoi consiglieri.

La città di Napoli ha mille difficoltà. I partiti maggiori, PD e PDL, entrambi fuori la maggioranza consiliare non si ‘sbracciano’ con il Governo Monti in tema di contrasto a tagli alla spesa, né sostengono l’azione rinnovatrice della primavera napoletana.

A queste problematicità si aggiunge la vicinanza delle prossime elezioni politiche che allude a una possibile ridefinizione della sinistra; sono queste le cause del rimescolamento della compagine demagistriana. In questo senso, Sandro Fucito, capogruppo della FDS, ricordando le difficoltà di una fase economica che sta facendo pagare il costo ai lavoratori e ai pensionati, ha lanciato la proposta di un coordinamento dei gruppi e dei consiglieri della sinistra che si oppongono alle scelte liberiste di Monti. Arnaldo Maurino, uno dei quattro consiglieri rimasti in NTE è si è detto d’accordo, valorizzando molto la possibilità di una battaglia contro le politiche dell’attuale governo. Vittorio Vasquez, già esponente della prima giunta di sinistra a guida di Maurizio Valenzi, si è spinto molto in là proponendo la formazione di un unico gruppo della sinistra;  i tempi non sembrano ancora maturi. L’agenda Monti, che per qualche partito del centro sinistra, (leggi PD) rappresenta un totem e le elezioni politiche saranno il discrimine per futuri raggruppamenti a sinistra.

Qualcuno si chiedeva nell’aula di via Verdi quale fosse la posizione di Italia dei Valori. La convinzione di tanti è che molto presto anche quest’aspetto verrà a galla.

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