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Comunali, Mastella incontra i cittadini

Clemente Mastella

NAPOLI (di Daniela Sasso) – Sala convegni presso il Convento di S. Pasquale a Chiaia. È la volta di Clemente Mastella, candidato dell’ Udeur – Popolari per il Sud – a sindaco di Napoli. L’ incontro, come per gli altri candidati, è stato organizzato dal movimento “NapolixNapoli”. A quanti lo accusano di non avere origini napoletane – essendo, infatti, nato nel Beneventano – egli risponde ironicamente: “Sono consapevole di giocare in trasferta; tuttavia, ciò non vuol dire nulla: tra i sindaci più amati di Napoli c’è stato Nicola Amore, che era di Roccamonfina (CE), molto più lontana da Napoli rispetto a Ceppaloni”.

“Ricadute di interesse su Napoli ne ho sempre avute, concorrevo già prima della Jervolino, ma, poi, essendo un po’ “discolo”, sono stato messo da parte” – afferma il candidato sindaco, cimentandosi in un discorso che potrebbe apparire, forse, più retorico che fattivo. Egli parla un po’ in generale, passando dal tema dell’ “affievolimento dei valori” ad un atteggiamento malinconico verso la sua storia personale e politica: “Per quindici anni sono stato, col mio piccolo Partito, l’ ago della bilancia di questo Paese. Oggi il Sud non esiste più, in virtù della forza di marcamento territoriale messa in atto dalla Lega Nord. Quando l’ interesse s’ incrocia con la Politica, la parte debole del Paese – il Sud – finisce ai margini”.

Sulla questione del Federalismo fiscale, afferma: “Per Napoli, occorre una Legge speciale”. Per la questione rifiuti: “Tutti parlano di questa raccolta differenziata. Ma dove si andrà a depositare, poi, la differenziata? La mia proposta è risolvere l’ emergenza rifiuti in tre, quattro anni; la Politica funge da traino, ma, per trovare modalità di risoluzione a questo problema, occorrerà interpellare i tecnici”. Esprime la sua perplessità nei confronti delle Municipalità, affermando: “Il numero dei Consiglieri candidati andrebbe senz’ altro diminuito. C’è una corsa politica insolente, si combatte in tanti, gomito contro gomito”. Parla, poi, di Nisida, sostenendo che quest’ ultima va utilizzata come “risorsa mare e turistica”, “non deve starci il carcere minorile là, poiché potrebbe stare tranquillamente altrove”.

Critica, inoltre, la borghesia nelle sue forme di “assenza di spirito cristiano e di partecipazione vera e propria, che vota un Centro-sinistra auspicando una rivoluzione, che si lascia sedurre dalle promesse di un ex Pm – il riferimento al candidato Luigi de Magistris, dal quale è stato sottoposto ad inchiesta, nel Tribunale di Catanzaro, è evidente – il quale, col suo atteggiamento, ha dimostrato solo di non poter fare il Bene della Comunità”. Quando gli si chiede di fare i nomi di possibili Assessori della sua squadra, egli cita Carmela Manco, responsabile della Onlus “Figli in Famiglia”, sportello di prevenzione e di aiuto, sita in S. Giovanni a Teduccio. Contro la camorra, si deve combattere il fenomeno della dispersione scolastica in una lotta che va condotta sinergicamente da scuola, famiglia, chiesa e istituzioni insieme. Una forma di lotta educativo-pedagogica per opporsi alla camorra”.

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