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Cronaca

Cibo per i poveri, due giorni di raccolta

NAPOLI (di Attilio Iannuzzo – Il Mattino) – Un protocollo d’intesa, che fa seguito ad un programma messo a punto dalla Caritas diocesana di Napoli, l’associazione Cair, il consorzio CoRe e la cooperativa sociale Ambiente solidale, per contrastare in modo concreto la povertà. I dati nazionali e locali sono sconfortanti ed è necessario rivoluzionare il sistema, dicono le cooperative di settore.

Mensa dei poveriNumerosi i volontari che, nelle date prestabilite, saranno deputati alla raccolta di prodotti di prima necessità: olio, omogeneizzati, alimenti per l´infanzia, pesce e carne in scatola, pasta e riso. I prodotti così raccolti saranno distribuiti gratuitamente a tutte le strutture caritative aderenti al CAIR che, a loro volta, assicureranno, con professionalità, interventi mirati per circa 50mila bisognosi della diocesi di Napoli. E sabato 5 aprile, nell’ambito del salone mediterraneo della responsabilità sociale condivisa, ci sarà la festa della carità: «L’occasione, giunta al suo secondo anno di vita – spiega Antonio Capece, presidente della cooperativa sociale ambiente solidale – sarà innanzitutto un momento di festa per condividere i risultati delle opere compiute insieme alla Caritas sul territorio napoletano, ma non solo». In quella sede, infatti, sarà presentato il nuovo programma messo a punto per arginare la sempre più emergente questione dello spreco alimentare. Nell’ambito del nuovo sistema solidale, fondamentale sarà il contributo della cittadinanza che sarà chiamata ad aderire a questo patto sociale in occasione della due giorni della raccolta alimentare prevista per il 17 e il 18 maggio. «Il cibo buttato via – spiega don Enzo Cozzolino, direttore della Caritas diocesana di Napoli- è come se venisse rubato alla mensa di chi è povero e di chi ha fame. Ecco perché abbiamo deciso di riflettere sul problema dello spreco del cibo individuando vie e modi che, affrontando seriamente tale problematica, siano veicolo di solidarietà e condivisione con i più bisognosi». Per il lancio del nuovo programma si firmerà un accordo formale tra le parti a cui seguirà la stesura di una prassi di riferimento. «L’augurio – continua don Enzo Cozzolino – è che riscopriamo il valore etico della condivisione per giungere a zero povertà». 

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