Notizie dall'Italia e dal mondo

Sport

Campagna europea positiva per le italiane

Lavezzi-Kompany

NAPOLI (di Luigi Tomasone) – La “tre giorni europea” appena trascorsa è stata, per le squadre di casa nostra, tutto sommato positiva. Sono infatti arrivate le prime vittorie delle italiane in Champions League: in ordine cronologico il 3-2 dell’Inter a Mosca sul CSKA, il 2-0 del Napoli sul Villarreal e il successo del Milan, con lo stesso punteggio, sui campioni cechi del Viktoria Plzen. Grazie a questi risultati, si piazzano in buone posizioni nei rispettivi gironi di qualificazione al turno successivo. Nella giornata di ieri, invece, erano di scena Udinese e Lazio per l’Europa League, la vecchia Coppa Uefa, impegnate rispettivamente a Glasgow contro il Celtic, e a Lisbona contro lo Sporting di Domingos Paciencia, il tecnico che nella scorsa edizione del torneo ha condotto il piccolo Sporting Braga fino alla finale con il Porto, persa poi per 1-o con gol di Falcao. Maggiori informazioni….

L’Inter, tra le cinque squadre, sembra essere quella che è riuscita nell’impresa più difficile, sia per la crisi in cui era finita con Gasperini e sia per l’avversario, un CSKA ormai ospite fisso delle competizioni europee e col vantaggio di giocare sul sintetico e con un clima “amico”. Nonostante ciò, i nerazzurri hanno mostrato una ritrovata grinta e consapevolezza nei propri mezzi, oltre alla storica capacità di reazione, grazie anche all’operato di Ranieri, intelligente nel capire la situazione e ad adottare soluzioni semplici e logiche al tempo stesso, con i giocatori chiave restituiti ai ruoli a loro più congeniali. La risposta si è avuta a Mosca, come anche a Bologna.

Il Milan ospitava in casa la rivelazione dei preliminari di Champions, il Vicktoria Plzen, squadra desiderosa di diffondere il nome della propria città non solo per la celebre birra. E in effetti i campioni nazionali cechi non hanno mostrato nessun timore reverenziale nei confronti del plurititolati rossoneri, in particolare nella prima frazione di gara, dove hanno collezionato diverse limpide occasioni da gol. Tuttavia nella ripresa un penalty assegnato al Milan ha spianato la strada ai rossoneri che in pochi minuti hanno raddoppiato: le firme sono quelle di Ibrahimovic e di Cassano. Piuttosto preoccupante per gli uomini di Allegri il crollo fisico negli ultimi minuti, dove i cechi hanno sfiorato il punto del 2-1.

Il Napoli, dopo 21 anni di digiuno, tornava ad ospitare una partita di coppa campioni. In un San Paolo gremito, le migliaia di tifosi assiepati sugli spalti hanno potuto finalmente ascoltare le note di quella magica musichetta, tanto sognata negli anni passati e ora diventata realtà. Ospite degli azzurri, era il Villarreal di Pepito Rossi, recuperato in extremis. Ma nel primo tempo, nel giro di due minuti, il Napoli ha messo al sicuro il risultato prima con un bel gol di Hamsik, poi con un rigore del solito Cavani, andando così a sancire la netta supremazia partenopea nel primo tempo. Nella ripresa, il sottomarino giallo ha creato qualche grattacapo in più agli azzurri, che tuttavia hanno tenuto fino alla fine. Nota stonata, l’infortunio occorso a Edinson Cavani, costretto a uscire visibilmente zoppicante: la sua presenza sabato a San Siro è in forte dubbio.

L’Udinese era di scena al Celtic Park, il bellissimo impianto di Glasgow, teatro degli incontri casalinghi dei cattolici biancoverdi. I friulani operano un massiccio turn-over in vista del campionato, andando a confermare come le squadre italiane considerino poco questa competizione, i cui rendimenti negli ultimi anni, proprio per via di questo inconcepibile atteggiamento, ci son costati la perdita di un posto in Champions a scapito della Germania, le cui formazioni danno sempre il 100% in questo torneo schierando i migliori giocatori, come se fosse l’impegno settimanale di coppa campioni. Tuttavia ieri sera, dopo un primo tempo scadente dei bianconeri, che schieravano in avanti addirittura due centrocampisti, Fabbrini e Abdi, segnato dal rigore vincente del Celtic, nella ripresa, complici gli ingressi di Benatia, Isla e Armero, hanno iniziato a macinare gioco fino a conquistare il tiro dal dischetto trasformato da Abdi. Si può dire massimo risultato col minimo sforzo. Ora i friulani guidano la classifica con l’Atletico a 4 punti.

La Lazio, infine, faceva visita allo Sporting nella cornice dello stadio Josè Alvalade di Lisbona. Reja, al contrario di Guidolin e a mio avviso giustamente, ha schierato la formazione tipo, tranne per un paio di elementi, dando una interpretazione giusta del turn-over. A riposo infatti sono stati inizialmete lasciati solo Cissè, Ledesma e Matuzalem. I biancocelesti partono forte con un ispirato Klose da cui nascono buone occasioni; Hernanes invece, come già domenica, appare ancora un pò troppo lento nella costruzione dell’azione, lui che dovrebbe essere il valore aggiunto. Tuttavia sono i portoghesi a passare, con un tocco ravvicinato di van Wolfswinkel. La lazio reagisce e trova il pareggio con una zampata sotto porta proprio dell’ex Bayern, su azione di calcio piazzato, ma la beffa è dietro l’angolo: l’arbitro prolunga più del dovuto il recupero di un minuto, e Insua centra la porta dai 25 metri con un siluro rasoterra. Inutili le proteste generali che portano come conseguenza solo all’espulsione di Reja. Nella ripresa, dentro Cissè per Klose, la Lazio, rimasta poi in superiorità numerica, ha mancato il pareggio più volte, la porta sembrava stregata, e i portoghesi hanno resistito con le unghie e con i denti fino al fischio finale. Per fortuna, nell’altra partita del girone, Vaslui e Zurigo hanno pareggiato lasciando intatte le possibilità di qualificazione.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.