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Berlusconi a Napoli per Lettieri: “Anche se perdiamo nessuna crisi”

Gianni Lettieri e Silvio Berlusconi

NAPOLI (di Lucilla Nele) – Il premier Silvio Berlusconi in extremis sul palco napoletano per chiudere la campagna elettorale del candidato sindaco Pdl Lettieri. A cinquanta minuti dallo scadere, prima del silenzio pre-elettorale, il premier è salito sul palco di piazza del Plebiscito, a fianco a Gigi D’Alessio che aveva appena cantato, e ha arringato la folla, che pure gli ha riservato molti fischi insieme agli applausi.

Prima una promessa scherzosa – “Il Milan non prenderà Hamsik” – poi le promesse elettorali di una legge speciale per Napoli e del blocco della demolizione delle case abusive. E poi gli attacchi all’avversario: ‘Volete un sindaco famoso solo per aver mandato a processo degli innocenti? Un pm che non ha mai visto una causa e che e’ stato anche trasferito per incapacita?”. Alle domande retoriche su De Magistris la folla risponde in coro “no, no”. Diverso il clima quando invece il Cavaliere domanda: “Volete un bravo amministratore, una persona che non riscuoterà la tassa dei rifiuti fino a quando un solo sacchetto di spazzatura sarà per strada?”. Il clima è da sfottò anche verso il candidato del centrodestra: “Se non fai quello che hai promesso tra un anno veniamo qui e ti prendiamo a calci”, aggiunge il premier unendosi all’appello di Gigi D’Alessio che poco prima rivolto a Lettieri aveva detto:

“Se rispetti le promesse che hai fatto tra un anno torno qui a suonare gratis, altrimenti torniamo tutti quanti ad ‘alluccare'” (gridare in dialetto napoletano). Alla fine, con D’Alessio intona “O surdato

‘nnammurato”.

Poche ore prima, intervistato da Canale21, Berlusconi ha escluso il rischio di una crisi di governo anche in caso di sconfitta a Milano e Napoli: “lo escludo nel modo più categorico” risponde il cavaliere a chi gli domanda della possibilità di una crisi dell’esecutivo. “Pochi giorni fa per l’ennesima volta abbiamo ottenuto la fiducia alla Camera con una maggioranza che dopo la diaspora di Fini e Casini è numericamente inferiore ma politicamente più coesa. Il governo nei prossimi due anni realizzerà le riforme, quella del fisco, la giustizia e la riforma dell’architettura dello Stato”, ha aggiunto il premier. Dopo aver confermato che il governo darà parere favorevole allo stop alle demolizioni delle case abusive a Napoli (“Stiamo per varare un provvedimento per fermare fino alla fine dell’anno gli abbattimenti, sospenderemo il decreto per le demolizioni in modo da valutare i casi di necessità e quelli speculativi”), il premier ha attaccato di nuovo il candidato dell’opposizione, Luigi De Magistris: “E’ un demagogo che parla di cose che non conosce”.

Ma è sulla riforma della giustiza che Berlusoni preme di più. Intervistato anche dal Giornale radio Rai, il premier è tornato sulle riforme necessarie al Paese: “La riforma la cui esigenza è più avvertita dai cittadini è quella del fisco”, ha detto. “Noi ci proponiamo di liberare i cittadini dall’oppressione burocratica, fiscale e – ha aggiunto il cavaliere – se mi è consentito, anche da quella giudiziaria”. Arrivato dalla Francia dove ha partecipato al G8, Silvio Berlusconi si è chiuso in un hotel nel centro di Napoli dove ha rilasciato una serie di interviste alle tv locali. Al giornale radio Rai ha parlato anche della crisi economica che “non è finita, ma l’Italia si è lasciata alle spalle il picco più alto di questa crisi meglio di altri Paesi”, ha detto il premier. “Chi dice che l’Italia si è impoverita finge, finge di non vedere che abbiamo una quota enorme di lavoro sommerso che sfugge a tutte le statistiche”. (Repubblica)

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