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Attacco aereo israeliano alla periferia di Beirut, colpito e ucciso un comandante di Hezbollah

Un attacco aereo israeliano ha colpito oggi la periferia di Beirut, causando morte e distruzione in un popoloso quartiere della capitale libanese. Il raid ha provocato numerosi morti e feriti, tra cui anche diversi bambini. L’obiettivo dichiarato dell’attacco era Ibrahim Aqil, leader delle forze di élite di Hezbollah e comandante delle operazioni del movimento sciita filo-iraniano. Secondo quanto riportato dall’agenzia di stampa AFP, che cita una fonte vicina a Hezbollah, Aqil sarebbe rimasto ucciso nel bombardamento. Le tensioni tra Israele e Hezbollah, già elevatissime negli ultimi mesi, sembrano destinate ad aumentare ulteriormente a seguito di questo raid. La morte di Aqil, figura chiave nel comando delle Forze Al-Radwan, rappresenta un colpo significativo per il gruppo armato libanese. La Forza Al-Radwan è considerata l’unità d’élite di Hezbollah, direttamente coinvolta in molte delle sue operazioni militari e di intelligence.

Una fonte vicina a Hezbollah ha confermato la morte di Aqil, dichiarando: “L’attacco israeliano ha preso di mira e ucciso Ibrahim Aqil, il secondo in comando della Forza Radwan, dopo Fuad Shukr”. Aqil era un importante stratega militare e la sua morte rappresenta una grave perdita per l’organizzazione. Il gruppo non ha ancora rilasciato dichiarazioni ufficiali, ma ci si attende una risposta in linea con le sue politiche di ritorsione contro Israele.

Le Forze di Difesa Israeliane (IDF) hanno confermato di aver effettuato un “attacco mirato” nei pressi della capitale libanese, senza però fornire ulteriori dettagli sul bersaglio dell’operazione. L’IDF non ha commentato direttamente la notizia della morte di Aqil, limitandosi a confermare l’azione come parte delle loro “operazioni strategiche contro minacce imminenti”. L’attacco arriva in un contesto di crescente tensione lungo il confine tra Israele e Libano, con scambi di accuse e azioni militari da entrambe le parti. Negli ultimi mesi, il conflitto si è intensificato a causa di una serie di esplosioni di cercapersone e walkie talkie che hanno causato decine di morti e migliaia di feriti, contribuendo a peggiorare ulteriormente la situazione.

La morte di Aqil potrebbe avere ripercussioni significative per la sicurezza regionale. Hezbollah, sostenuto dall’Iran, ha una lunga storia di scontri con Israele, e la perdita di un comandante di così alto profilo potrebbe portare a una risposta armata da parte del gruppo. Non è chiaro se Hezbollah deciderà di intensificare le sue operazioni in risposta all’attacco o se cercherà di mantenere un basso profilo in vista di future azioni. Israele, da parte sua, ha continuato a condurre operazioni mirate contro i leader di Hezbollah e altre forze considerate minacce dirette alla sicurezza del paese. Le azioni militari sono spesso giustificate come necessarie per prevenire attacchi imminenti o per colpire infrastrutture strategiche. Oltre alle implicazioni politiche e militari, l’attacco ha avuto gravi conseguenze umanitarie. I rapporti iniziali parlano di numerosi civili uccisi o feriti, tra cui diversi bambini. Le autorità locali stanno cercando di gestire la crisi, con ospedali che lottano per far fronte al numero crescente di feriti. Beirut, già devastata da crisi economiche e sociali negli ultimi anni, si trova ora a fare i conti con un nuovo focolaio di violenza che rischia di esacerbare ulteriormente la fragile stabilità del paese. Le organizzazioni umanitarie hanno lanciato appelli per un’immediata cessazione delle ostilità e per l’invio di aiuti alla popolazione civile colpita. questa guerra senza fine.

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