“Anime migranti” a luce di candela
NAPOLI (di Anita laudando) – A luce di candela, martedì 31 gennaio a partire dalle ore 20:00, l’ Associazione culturale “Macchia di colore” presso caffè Teranga presenta Anime Migranti. Racconti, poesie e musica di ragazzi italiani e stranieri.
Con il té sul fuoco,in un’atmosfera etnica in vico Belvedere a Pignatelli 11, vicino l’Università “L’Orientale”, gli incontri previsti dall’iniziativa “ANIME MIGRANTI” vogliono creare momenti di dialogo condiviso sulla condizione di estraneità – di non appartenenza, di isolamento, di solitudine – che assale tutti i cittadini delle città contemporanee, con particolare riferimento a persone di diversa provenienza geografica ed etnico/culturale rispetto al contesto di riferimento.
Ogni incontro si incentrerà su tematiche specifiche come l’amore, il futuro, il viaggio, la famiglia.
Cosa accade nel nostro corpo, quanto siamo liberi di muoverci nella società in cui viviamo, quanto ci sentiamo liberi di esprimerci col corpo nei confronti degli altri, immigrati e non, ma comunque a noi estranei, quindi altro da se stessi.
Quali sono le nostre emozioni. A quali emozioni non concediamo di manifestarsi agli altri e di vivere dentro di noi. Quali sono i motivi per cui blocchiamo alcune emozioni. Il nostro passato, la cultura da cui proveniamo, l’educazione che abbiamo ricevuto ci hanno insegnato a vietare le emozioni? Quali sono le connessioni delle nostre emozioni dell’ambiente sociale ed umano in cui viviamo.
Tema del primo incontro: Il mio nome, il mio destino
Seguirà proiezione del film “Il destino del nome”(The Namesake, 2006) di Mira Nair.
BUFFET etnico con sottoscrizione.
“ANIME MIGRANTI”, a cura di Simona Chiapparo e Ouango Kiswendsida Judicael, è un’iniziativa realizzata all’interno del progetto “Osservatorio sulle Migrazioni” promosso da ARIETE Onlus, Associazione Macchia di Colore, Associazione Nazionale Sociologi/Dipartimento Regione Campania, Accademia delle Scienze, delle Comunicazioni e delle Arti Mediterranee,Cooperativa Sociale La Tempra.