“A volo d’angelo”, il romanzo di Tjuna Notarbartolo
NAPOLI – E’ la storia di un viaggio allegorico che si posa sulla memoria, sulla forza di volontà, sulla fatalità dei percorsi ma anche sulle possibilità di guidare il proprio destino. Un romanzo laico ed agevole che porta alla riscoperta del senso del sacro narrato attraverso l’uso di un mito moderno ed ancestrale, quello del volo e della propensione alla luce.
“L’Uccello non ha che ali, ali enormi per andare su, e l’ uomo non ha che la volontà alata per seguire la sua verità, fino là, in quel lontano che non conosce. E insieme proseguono, indissolubilmente legati da una forza invisibile. La fermezza tornò ad essere dura, il corpo piccolo sospeso nel cielo, in mezzo alle ali in movimento. Un corpo come d’ un morto, immobile come l’amarezza di chi non s’ aspetta più niente.”