“L’amica Geniale”, il nuovo romanzo di Elena Ferrante
ROMA – Le donne e la memoria. Elena Ferrante torna con “L’amica geniale”, che sarà in libreria il 26 ottobre a raccontare un’appassionante storia di figure femminili che fanno i conti con quello che sono diventate e con il proprio passato. Dopo Delia e la strana morte di sua madre nel romanzo d’esordio ‘L’amore molesto’, portato sul grande schermo da Mario Martone, e Olga lasciata dal marito ne ‘I giorni dell’abbandono’, diventato un film di Roberto Faenza, questa volta le protagoniste sono due amiche per la pelle, Elena Greco e Lila Cerullo, alle quali la misteriosa autrice dedica per di piu’ una saga. Ad annunciarlo e’ lo stesso editore del libro che, nella quarta di copertina, lancia ”l’attesa del seguito, la speranza tra le tante amarezze di oggi, di un po’ di dolce nel prossimo futuro”. Oltre all’infanzia e adolescenza di Elena e Lila, raccontate ne ‘L’amica geniale’, conosceremo dunque anche la loro giovinezza, maturita’ e vecchiaia, in altri libri, forse due o tre. Pseudonimo di una scrittrice o scrittore di cui non si conosce la vera identita’ – unica cosa certa e’ il luogo d’origine, Napoli – la Ferrante con la sua inconfondibile raffinatezza, eleganza ed ironia, insieme alla storia di queste due amiche racconta il capoluogo partenopeo, la sua periferia. Quel ”paesaggio d’abbandono” diventa perfetto per dare voce alla violenza che accompagna l’infanzia e l’adolescenza delle due ragazzine. ”Non ho nostalgia della nostra infanzia, e’ piena di violenza. Ci succedeva di tutto, in casa e fuori, ogni giorno, ma non ricordo di aver mai pensato che la vita che c’era capitata fosse particolarmente brutta” dice Elena. E’ lei, io narrante della storia, a ripercorrere, 60 anni dopo, le avventure con la sua ‘amica geniale’ quando scompare, senza lasciare alcuna traccia di se’, lasciando il figlio nel disorientamento totale. Elena vive a Torino, altra citta’ dei romanzi della Ferrante che ripercorre con questa storia anche le trasformazioni sociali dell’Italia negli ultimi 60 anni. Amiche negli anni Cinquanta, Elena e Lila, si conoscono in prima elementare, in una classe dove erano ”tutte un po’ cattive” ma ”solo quando la maestra Oliviero non poteva vederci”. Lila, invece, racconta ora Elena, ”era cattiva sempre” ed era anche piu’ bruttina della sua amica, ”secca come un’alice salata, mandava un odore di selvatico, aveva un viso lungo, stretto alle tempie, chiuso tra due bande di capelli lisci e nerissimi” e dunque meno corteggiata. Eppure sara’ lei a sposarsi per prima, a sedici anni. Attorno a loro una serie di personaggi del miserabile rione in cui vivono, fra cui l’usuraio Don Achille che sembra ”l’orco delle favole”, del quale un giorno decidono di raggiungere l’appartamento e cosi’ comincia la loro amicizia in un’esistenza segnata da buoni e cattivi sentimenti in cui non manca il peso della camorra.