Riesame: Cosentino va arrestato
NAPOLI – Il tribunale del Riesame di Napoli ha respinto la richiesta di annullamento dell’ordinanza di custodia cautelare avanzata dalla difesa del parlamentare Nicola Cosentino, coordinatore regionale del Pdl campano. I giudici hanno ritenuto sussistenti le esigenze cautelari, sostenute dai pm Giuseppe Narducci e Alessandro Milita.
Il provvedimento restrittivo era stato emesso nel novembre dello scorso anno dal gip di Napoli Raffaele Piccirillo su richiesta dei pm di Napoli Alessandro Milita e Giuseppe Narducci con l’accusa di concorso esterno in associazione mafiosa per presunti rapporti tra l’ex sottosegretario e esponenti del clan dei Casalesi. Il Parlamento aveva comunque respinto la richiesta di esecuzione dell’arresto.
Per i «giudici della libertà», il parlamentare del Pdl, ex sottosegretario all’Economia,sussiste ancora la «pericolosità sociale»: se non fosse intervenuto il «no» della camera, Cosentino ora sarebbe in cella. Da parte della difesa – gli avvocato Stefano Montone e Agostino De caro – si era sviluppata un’offensiva a tutto campo, ritenendo contraddittorie le motivazioni per l’arresto, allegando alla richiesta di revoca le prese di posizione pubbliche assunte da Cosentino in questi anni, contro i clan camorristici. Per i giudici del Riesame, invece, si tratta solo di «manifestazioni dovute da chi svolge un ruolo pubblico, sarebbe incomprensibile un atteggiamento diverso». (Il Corriere del mezzogiorno)