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Continua la maledizione di S.Siro

NAPOLI (di Nicola Brattoli) –  La maledizione continua. San Siro da roccaforte, da fortino inespugnabile è diventato un problema. L’Inter  non supera lo scoglio del Meazza. Nessuna vittoria. Arriva uno stentato pareggio di due a due con il Rubin Kazan. C’è chi ipotizza che un 30% di sintetico nel manto erboso possa fare la sua parte, ma è poco credibile. La realtà è che l’inter quando gioca in casa è costretta a fare la partita e fatica terribilmente a farlo. I neroazzurri non hanno ancora una propria identità di squadra, una manovra fluida e manca un leader maximo. Soprattutto lì nel mezzo. Quanto servirebbe la regia di un giocatore dai piedi raffinati. Cambiasso e Gargano quando si abbassano a prender palla dai difensori vanno un po’ contro alle loro caratteristiche naturali. Ed allora la manovra ne soffre. In difesa le note sono meno positive della gara con il Torino. La coppia Ranocchia- Samuel non ha convinto. L’argentino è ancora in ritardo di condizione e sul secondo gol anche Ranocchia ha perso di vista Rondon. I difetti di questa Inter non si fermano qui. Male davvero Jonathan. Quando vede il Meazza non ci vede più dalla paura e con dei limiti caratteriali è difficile giocare nell’inter nei momenti in cui la squadra non gira. Positiva, invece, la prova del ragazzino Livaja che bagna con un gol la sua seconda presenza da titolare. Fisico, cattiveria e i giusti movimenti in area di rigore potrebbero farne l’attaccante del futuro, ma serve che faccia esperienza. Chi non ha mai corso tanto in tutta la sua carriera è Cassano. Uscito spompato al 65’ dopo tanta corsa, chiusure in difesa quando la squadra era scoperta e diversi passaggi illuminanti. Tanta roba per dirla alla Stramaccioni. Da lui con il crescere della condizione ci si aspetta molto. È con Sneijder l’unico in questa squadra in grado di farle fare un salto di qualità, finchè mancheranno i piedi buoni, lì nel mezzo.

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