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Cronaca

Terzigno, cittadini da tutta la regione contro la nuova discarica

Una manifestante (foto di Andrea Baldo)

NAPOLI – (di Daniele Pallotta) – Un corteo di cittadini provenienti da tutta la Campania ha marciato per alcuni kilometri, in tarda serata,a Terzigno, per manifestare solidarietà e sostegno ad una popolazione che vive a poca distanza da unadiscarica di cui andrebbero verificate le misure di tutela igienico sanitaria, considerato che l’aria nella zonaè irrespirabile; popolazione che rischia di vedersi imporre sul proprio territorio la realizzazione di un’altramegadiscarica, nella cava Vitiello, all’interno del parco Nazionale del Vesuvio.

“Una seconda megadiscarica in quest’area costringerà la gente dei comuni vesuviani a scappare. E’ tropporischioso per la salute” – dichiara padre Alex Zanotelli, che ha partecipato alla manifestazione, partita da viaZabatta e conclusasi presso la rotonda di via Panoramica – i luoghi dove ormai da giorni i cittadini tentano difermare gli automezzi per lo sversamento di rifiuti, ma vengono sistematicamente messi in fuga da carichedi alleggerimento delle forze dell’ordine. “Il decreto 90 del governo Berlusconi – continua padre Alex –prevede la creazione di 12 megadiscariche e di altri 4 inceneritori : uno a Napoli est, zona già inquinata peril porto e per un rigassificatore, uno a Santa Maria la Fossa, uno a Salerno, uno a Giugliano. Impiantareinceneritori in terre già martoriate dai rifiuti tossici è criminale.”
Alla manifestazione hanno aderito i comitati di Chiaiano, Acerra, Serre, Terra dei Fuochi, il movimentocinque stelle, il movimento umanista, e tutte le altre associazioni che fanno parte del CoordinamentoRegionale Rifiuti della Campania. Le forze dell’ ordine hanno presidiato il percorso, e impedito l’accesso alladicarica.
EMERGENZA DEMOCRATICA. Dal microfono in piazza i cittadini hanno denunciato le responsabilità delleamministrazioni pubbliche, e i soprusi subiti nelle varie aree della regione, tra cui Chiaiano, dove si èsversato anche di giorno, dove è stato fermato un camion con rifiuti ospedalieri, e dove la resitenza deicittadini dopo tre anni è stata piegata solo dall’esercito e da tavoli istituzionali inconcludenti. Angelo Ferrillodella terra dei Fuochi ha invitato le autorità della Chiesa a sostenerli nella loro lotta, e fatto un appelloanche a tutti i tifosi del Napoli “perché è incredibile vedere 60000 persone allo stadio e quasi nessuno chese ne frega dell’ambiente”. Una ragazza di Serre lancia un appello : qui non si tratta di solo di emergenzarifiuti, qui si tratta di emergenza democratica, ci viene impedito di protestare, di partecipare alle decisioni.Dovremo continuare a restare uniti, noi cittadini della Campania e tutti i movimenti. Se la discarica si apriràin un altro posto non adeguato dovremo andare a manifestare anche lì”.
INCENERITORI E DISCARICHE, DANNOSI E INUTILI. Anna Fava, membro della Rete Campana Salute eambiente ha denunciato in piazza, insieme a molte altre persone, l’esistenza di un sistema di potere e diconnivenze, che per ragioni di interessi finanziari, specula sulla salute dei cittadini. “In Abruzzo le recentiinchieste della procura di Pescara hanno rivelato come un imprenditore, Rodolfo Di Zio, abbia fattoillegalmente profitti nella gestione e nello smaltimento dei rifiuti. In Campania la resistenza dei cittadinisi trova di fronte un ostacolo più grande: gli interessi dei maggiori gruppi imprenditoriali italiani e dellebanche. Esistono prove documentali da cui emerge che le banche hanno chiesto progetti che riducesseroal minimo la raccolta differenziata, perché incompatibile con il meccanismo di smaltimento basato sudiscariche ed inceneritori, da cui ricavano denaro attraverso i finanziamenti cip 6. Un concetto deveessere chiaro: per realizzare gli inceneritori occorrono anni, e in questi anni i rifiuti vengono sversati nellediscariche, quindi gli inceneritori non eliminano le discariche. Inoltre l’inceneritore di Acerra ha superato
decine di volte i limiti di emissioni nocive, e alcuni giorni fa ha emesso una nube nera, che è ricaduta suAcerra, sulla frutta e sui panni stesi la gente ha ritrovato sostanze nere tossiche. Gli inceneritori sonoimpianti insalubri di classe 1, il prodotto della combustione può modificare l’epigenoma, questo significa cheuna madre può trasmettere al neonato patologie tumorali. Per quanto riguarda le discariche si può citarel’esempio della discarica di Lo Uttaro, a Caserta, fortemente voluta da Guido Bertolaso. Il capocantiere diquella discarica rivelò al giornalista Giulio Finotti, che nello strato più basso della discarica erano rimastirifiuti tossici che percolavano nella falda acquifera. E Vassallo, primo pentito di ecomafie, ha confermatoquesta pratica costante: nelle discariche i rifiuti urbani vengono utilizzati per coprire rifiuti tossici.”
L’ALTERNATIVA ALL’EMERGENZA : IL CICLO INTEGRATO DEI RIFIUTI. “In Europa non sono previsti incentiviper gli inceneritori, in Italia sì, e per questo banche e imprenditori se ne interessano. L’Europa ha sospesol’erogazione di fondi al nostro governo per inadempienza alle sue direttive in campo ambientale. Oranoi cittadini della Campania possiamo farci promotori in Europa di una proposta molto avanzata diciclo intergrato di rifiuti, che parta dalla riduzione a monte della produzione, e termini con la raccoltadifferenziata, il riciclaggio, il compostaggio.” Anna Fava invita a non accettare la logica dell’emergenza,ed è fiduciosa sulla formazione di una coscienza civile collettiva :” se il governo è intervenuto conl’esercito è perché c’erano cittadini consapevoli che protestavano, non perché c’era una reale emergenza.Probabilmente, anche se non abbiamo ancora ottenuto i risultati sperati, siamo sulla strada giusta”.