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Cronaca

Terremoto, parlano i geologi campani

NAPOLI – “Sono anni che i geologi cercano di sensibilizzare le istituzioni ai diversi livelli in riferimento al rischio sismico ed il terremoto che ieri ha interessato la fascia di territorio a cavallo delle province di Caserta e Benevento ha evidenziato ancora una volta la necessita’ di sviluppare una seria e sistematica politica pluriennale di previsione e prevenzione del rischio sismico”. Lo dichiara Francesco Peduto, presidente dell’Ordine dei Geologi della Campania.

Frana“In Campania ben 4608 edifici scolastici e 259 ospedali sono localizzati in aree ad elevato rischio sismico – aggiunge Peduto – Tutti i comuni secondo l’ultimo aggiornamento delle mappe sismiche sono stati classificati, a diverso grado, a rischio sismico e circa il 50% ha subito quantomeno un incremento di classe sismica, oppure e’ stato classificato sismico mentre prima non lo era. E’ normale, quindi, chiedersi se le scuole dei nostri figli, gli ospedali, gli edifici pubblici e le nostre case siano sicure. E non lo possiamo sapere, perche’ in Campania ancora oggi non abbiamo un dispositivo 
legislativo che impone il Fascicolo del Fabbricato: tale strumento ci avrebbe permesso di conoscere lo stato di salute degli edifici, perche’ rappresenta quello che il libretto pediatrico e’ per un bambino, il posto dove vengono segnati i controlli e i monitoraggi, le malattie e le cure, le ricadute, eccetera”.

“Riconosciamo all’assessore regionale al ramo Cosenza il merito di tutto cio’ che sta facendo in materia di difesa del suolo e protezione civile – continua Peduto – a partire dai presidi territoriali, dal finanziamento dei piani di emergenza comunali, 
dall’aver introdotto, per i fabbricati che usufruiranno del piano casa, un qualcosa di simile al fascicolo del fabbricato, ma purtroppo non basta, perche’ nel campo del rischio sismico in Campania scontiamo ritardi pluridecennali”

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