Terra dei Fuochi: cardinale Sepe, fare presto non c’e’ piu’ tempo
ROMA – Occorre intervenire al piu’ presto e bonificare la Terra dei Fuochi perche’ “non c’e’ piu tempo, l’aria che si respira e’ contro la gente”.
E’ l’appello lanciato dal cardinale Crescenzio Sepe, arcivescovo di Napoli, che intervenendo a ‘Prima di tutto’ su Radio 1 ha spiegato: “La
Chiesa e’ stata la prima a scendere in campo quando ha percepito la gravita’ della situazione. C’era bisogno di una sensibilizzazione della popolazione su questo tema che attanagliava tantissima gente e’ stata la prima a smuovere le acque, la prima a scendere nelle strade, nelle piazze, dando quel significato etico e morale, perche’ provocare nelle persone queste malattie terribili e’ una colpa davanti a Dio, prima ancora che agli uomini. Gia’ 2 anni fa avevamo fatto un primo appello come vescovi della Campania, ma poi lo scorso anno e infine quest’anno abbiamo chiesto di fare presto”.

“Sul piano delle urgenze, sicuramente prioritaria e’ la bonifica”, ha continuato l’arcivescovo di Napoli, “adesso si sono messe in moto anche le istituzioni a livello nazionale e regionale, laddove si individuino le radici di questi veleni bisogna intervenire per bonificarli, c’e’ bisogno di un controllo sanitario, e soprattutto di far emergere dal lavoro nero quelle imprese nascoste che producono veleni”. E poi “una capillare perimetrazione dei terreni malati perche’ bisogna tutelare la buona agricoltura, che esiste e che va incoraggiata, perche’ proprio i produttori onesti sono stati danneggiati gravemente e si e’ anche speculato su di loro. Non devono pagare per tutti”.