Scandalo hacker: violata anche l’e-mail di Mattarella. indagine su spionaggio e dossier su politici e vip
Un ampio network di hacker è stato smantellato grazie all’indagine della Direzione Distrettuale Antimafia (DDA) di Milano, rivelando un sistema clandestino di spionaggio che ha compromesso informazioni sensibili di figure di alto profilo, tra cui politici, VIP e, in un clamoroso sviluppo, anche il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
L’operazione, condotta in collaborazione tra la Procura nazionale antimafia e la DDA milanese, ha portato a sei misure cautelari e ha messo in luce un giro d’affari basato sulla raccolta illecita di dati riservati, descritto dal procuratore antimafia Giovanni Melillo come “un gigantesco mercato clandestino delle informazioni riservate”. La notizia è stata riportata dai principali quotidiani nazionali, come *Corriere della Sera* e *la Repubblica*, suscitando profonda preoccupazione a livello istituzionale e una pronta reazione da parte del Ministro della Giustizia, Carlo Nordio, che ha commentato: “Non siamo al sicuro”.
Secondo le indagini, gli hacker sarebbero riusciti a violare un indirizzo email assegnato al Presidente Mattarella, un fatto che ha suscitato particolare sconcerto tra gli inquirenti per i potenziali rischi legati alla sicurezza nazionale. La conversazione intercettata tra Nunzio Samuele Calamucci, considerato uno dei capi del gruppo, e l’ex super-poliziotto Carmine Gallo, ha rivelato come il gruppo denominato “Campo Volo” fosse in grado di accedere a informazioni riservate e trasmetterle in modo da evitare qualunque tracciamento.
Calamucci, consulente informatico e investigatore privato, è emerso come figura chiave nell’inchiesta. Si vantava di aver avuto accesso a un account associato al Capo dello Stato e di averlo utilizzato per inviare comunicazioni sospette. Durante una conversazione risalente.
L’operazione, condotta in collaborazione tra la Procura nazionale antimafia e la DDA milanese, ha portato a sei misure cautelari e ha messo in luce un giro d’affari basato sulla raccolta illecita di dati riservati, descritto dal procuratore antimafia Giovanni Melillo come “un gigantesco mercato clandestino delle informazioni riservate”. La notizia è stata riportata dai principali quotidiani nazionali, come *Corriere della Sera* e *la Repubblica*, suscitando profonda preoccupazione a livello istituzionale e una pronta reazione da parte del Ministro della Giustizia, Carlo Nordio, che ha commentato: “Non siamo al sicuro”.
Secondo le indagini, gli hacker sarebbero riusciti a violare un indirizzo email assegnato al Presidente Mattarella, un fatto che ha suscitato particolare sconcerto tra gli inquirenti per i potenziali rischi legati alla sicurezza nazionale. La conversazione intercettata tra Nunzio Samuele Calamucci, considerato uno dei capi del gruppo, e l’ex super-poliziotto Carmine Gallo, ha rivelato come il gruppo denominato “Campo Volo” fosse in grado di accedere a informazioni riservate e trasmetterle in modo da evitare qualunque tracciamento.
Calamucci, consulente informatico e investigatore privato, è emerso come figura chiave nell’inchiesta. Si vantava di aver avuto accesso a un account associato al Capo dello Stato e di averlo utilizzato per inviare comunicazioni sospette. Durante una conversazione risalente.